Oggi è un giorno bellissimo, un cinque maggio friulano che ci godiamo alla grande: l’Udinese assolata e debordante non risparmia nemmeno la Samp temuta e temibile e scaglia un acuto roboante: cinque vittorie consecutive, 57 punti, due gollazzi di Di Natale arrivato a quota venti peri. E tutti zitti. Anzi, tutti in piedi. Nessun giocatore italiano ha fatto meglio: quattro campionati consecutivi sforando la soglia delle venti marcature. Una cascata dirompente di classe, opportunismo e piedi magici. Una leggenda straordinaria, una fonte inesauribile di meraviglie, come la sua squadra.

L’Udinese parte forte anche se a volte sembra un po’ timorosa di se stessa e di raggiungere l’impresa di vincere anche a cospetto dei blucerchiati. Poi ci pensa Totò a buttarla dentro con arroganza. Salto fino in cielo, un urlo incontenibile. Peccato che Eder riporti il risultato in parità. La Samp spinge ma è l’Udinese che raddoppia con il solito, solitissimo trottolino numero dieci. E poi, una volta entrato Luisito Muriel sono tre. Tutti a casa.

E poi la MIA Udinese. Io ti amai con noncuranza senza mai uno scopo, canta Claudio Baglioni in una canzone dell'amore assoluto..

Vai Udinese, vai. Corri. Il Giro d’Italia è partito e toccherà anche i nostri territori. Tenta la volata finale. Hai un grande gregario e chi ti passerà la borraccia a bordo strada.

Il vento non si ferma, né si contiene. Se è un vento di passione.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 05 maggio 2013 alle 21:30 / Fonte: Di Biancamaria Gonano per TuttoUdinese.it
Autore: Redazione TuttoUdinese
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