Il 2018 è quasi giunto alla fine, anche in casa Udinese è tempo di bilanci. Il direttore generale bianconero Franco Collavino, nel corso dell'brindisi natalizio con la stampa, ha tracciato un'analisi di quello che è stato l'annata. Un anno diviso tra successi, soprattutto a livello aziendale, ma soprattutto da diverse difficoltà sul piano sportivo.

"Alla fine della scorsa stagione sportiva, conclusasi con una salvezza ottenuta soltanto all'ultima giornata abbiamo compiuto una profonda analisi ed una dolorosa riflessione. Questa riflessione ha portato subito all'azione, ad un investimento importante all'interno dell'area tecnica, in risorse umane e in termini economici. Sono stati 52,5 milioni in giocatori per ricreare un circolo virtuoso. Il mercato c'ha portato quindi tanti nuovi giocatori, molti giovani che richiedono un lavoro importante da fare. Ingaggiando Pradè, poi, quale direttore dell'area tecnica abbiamo fatto una scelta forte. Abbiamo scelto una persona esperta e determinata che ha colto subito lo spirito di questa società ed ha accettato la sfida. 

Avevamo affidato la guida tecnica della squadra a Julio Velazquez, purtroppo i tempi non erano ancora maturi per lui, ma siamo sicuri che avrà una carriera brillante perché un allenatore capace e motivato. A novembre poi abbiamo deciso di puntare su un altro allenatore, abbiamo perciò ingaggiato Nicola, un allenatore concreto e determinato che ha saputo subito dove mettere le mani. Ha aumentato i carichi di lavoro e sta lavorando sulla personalità della squadra. Difficile commentare la sconfitta con l'Atalanta, ma vogliamo essere positivi e guardare avanti. Il cambiamento richiede tempo ma siamo sicuri che il mister riuscirà a risolvere questa situazione. 

Abbiamo investito molto anche nel settore giovanile, sia in Italia che nel territorio: il progetto Academy conta oltre ottanta società, che interagiscono con noi. Si è anche avviato un profondo rinnovamento del settore giovanile per orientarlo di più al territorio. Vogliamo investire sui talenti del Friuli.

L'Udinese è comunque una squadra forte anche al di fuori dal campo. E' vero che il  calcio è il nostro core business, ma sono importanti anche altri aspetti. Abbiamo fatto un lavoro straordinario con lo stadio, ora la Dacia Arena consente al territorio grande visibilità.

L'investimento sulla Dacia Arena garantisce al territorio la possibilità di assistere ad eventi di alto livello, quali quelli della Nazionale. Lo stadio è diventato la casa della Nazionale, ospiterà gli azzurri e tutto l'Europeo Under 21.

I nostri tifosi sono un altro nostro asset fondamentale. I tifosi non ci hanno mai fatto mancare il loro sostegno, nemmeno nei momenti più critici e questo per noi è un segnale importante. C'è un legame ed un dialogo costante"

 

Sezione: Focus / Data: Mar 11 dicembre 2018 alle 17:04
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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