Dopo la retrocessione della passata stagione la Primavera bianconera riparte con grande voglia di rivalsa. Il passato è alle spalle, ora si pensa soltanto ad iniziare nel miglior modo possibile questo campionato. Un'Udinese rinnovata quella che affronterà domani al debutto il Cittadella. 

Debutto ufficiale anche per mister Filippo Cristante, alla sua prima stagione sulla panchina bianconera.: "Un ringraziamento va alla società che ha creduto in me, mi ha proposto un progetto importante che mi riempie d'orgoglio, quello di lavorare con il territorio, con i giovani cresciuti nel nostro vivaio. Questo credo sia una cosa positiva" - ha detto nella conferenza stampa di presentazione - "Arrivo all'Udinese dopo 5 anni a Pordenone, poter allenare in una società così prestigiosa è uno stimolo importante per me. Gli obiettivi personali devono essere gli stessi del gruppo. Abbiamo un foglio bianco, spetta a noi scriverlo. Quanto è accaduto lo scorso anno interessa poco. Partiamo con presupposti nuovi, il campionato sarà lungo e difficile".

Sarà anche il campionato del derby contro il Pordenone: "Certamente fa piacere trovare il Pordenone in questo campionato, è una società che sta lavorando bene, che sta facendo un percorso importante. Non dobbiamo però concentrarci solo su una partita ma focalizzarci su tutto il campionato. Sono convinto che i ragazzi sapranno affrontare al meglio questa stagione".

Domani la prima con tante novità, anche dal punto di vista tattico ma senza imposizioni dall'alto: "Non ci sono stati dei dettami da parte della società. Certo che c'è una condivisione ed un confronto con la Prima Squadra ma non è un ragionamento soltanto legato al sistema di gioco. Questo per me è un aspetto positivo".

Risultati ma anche e soprattutto la crescita dei giocatori, è quest la filosofia dell'Udinese come ha spiegato il responsabile del settore giovanile Angelo Trevisan: "E' un nuovo punto di partenza. Anche se nella passata stagione le cose sono andate male il nostro obiettivo è sempre quello di costruire dei giocatori che possano imporsi poi nel calcio professionistico. Cinque ragazzi della Primavera hanno svolto tutta la preparazione con la Prima Squadra, ogni giorno c'è qualcuno che si allena con il gruppo della Serie A. Noi lavoriamo per questo, poi nelle annate storte la colpa è di tutti, mia per primo che sono il responsabile. La società ci è stata vicina in un momento difficile, c'ha dato la forza di andare avanti, siamo ripartiti con tanta buona volontà per cercare di fare il meglio possibile. L'obiettivo finale è che qualche ragazzo possa debuttare in A. Tudor segue i ragazzi delle giovanili, ci crede, mi auguro che anche in futuro si prosegua in questo senso. Ci sono dei ragazzi importanti in rosa, giocatori che hanno qualità. Quando si perde non va bene, il nostro credo comunque è quello di costruire. Non conta a volte il risultato ma le prestazioni. Nei campionati giovanili non bisogna essere vincolati soltanto al risultato, quello che conta più di tutto è la crescita dei ragazzi".

Puntare sul territorio regionale, è questo anche il credo di tutto il settore giovanile bianconero: "Vogliamo far crescere il calcio regionale. L'anno scorso c'erano molti elementi cresciuti nel nostro settore giovanile, ragazzi friulani che erano con noi fin dagli esordienti. Non è vero che all'Udinese non interessa il settore giovanile. Ci teniamo molto, vogliamo esaltare il nostro calcio. Lavorare con i prodotti del calcio regionale, con i ragazzi friulani. L'Udinese deve essere la capofila, i giovani devono poter crescere nella squadra della loro città, quello è il nostro obiettivo. Non a caso abbiamo scelto anche un allenatore che è nato a Casarsa, vogliamo puntare moltissimo sulla friulanità".

Altro obiettivo sarà poi quello di far crescere ancora il settore giovanile femminile: "Abbiamo registrato numeri importanti, il calcio femminile ha avuto un escalation importante. Abbiamo più di cento ragazze iscritte. Fra un po' di anni credo che il calcio femminile potrà darci grandi soddifsazioni".

Sezione: Focus / Data: Ven 13 settembre 2019 alle 14:35
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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