Ai microfoni di Udinese Channel, Thomas Heurtaux ha parlato della sua avventura all'Udinese: "Il calcio mi è sempre piaciuto, guardavo tante partite e ora sono un calciatore. In Italia il calcio è una religione, non è cosi in Francia. Sono cresciuto a Parigi e ho iniziato a giocare nelle giovanili del Caen. Da piccolo giocavo davanti, poi con il tempo sono andato dietro e a Caen ho sempre giocato in difesa. Mi piace anche andare avanti, ma penso a fare bene in difesa. La mia avventura nelle giovanili mi ha aiutato tanto, ho ottenuto fiducia fino a esordire tra i professionisti nella terza divisione francese. E' stato un momento bello e ho acquistato molta esperienza. Avevo più fiducia e sono stato felice di tornare al Caen e sono riuscito a giocare in Ligue 1. La cavalcata verso la prima divisione è stata straordinaria. L'anno successivo ho fatto bene e ho giocato quasi sempre. Ci siamo salvati e il secondo anno anche è andata bene. La partita più bella? Sono tante, come a Marsiglia, Parigi, con stadi pieni e tifosi caldi. A Parigi ho anche segnato un gol. I tifosi del Caen? Per loro ero come è Scuffet qui a Udine".

Sul suo arrivo a Udine: "Ero felice, ho parlato con Gino Pozzo e abbiamo trovato subito il feeling. Differenze con il Caen? L'Udinese era più forte, quell'anno arrivammo terzi. Nei miei primi giorni ho subito visto che questa è una grande squadra. C'era Benatia che mi ha aiutato molto. Qui c'è tutto per un calciatore, per fare bene e vivere bene. Questa è una grande società, che ha capito molte cose anche con la costruzione del nuovo stadio".

Sul preliminare di Champions contro il Braga: "E' stata una serata difficile. Dovevamo passare ma non è andata bene. E' stata però un'esperienza per tutti. La Champions è un sogno per tutti i calciatori, come la Nazionale, per un calciatore è un top".

Sull'Europa League: "Ho provato molta emozione a giocare contro il Liverpool".

Sull'esordio in campionato: "Ero felice di giocare, peccato aver preso il gol negli ultimi minuti. E' stato un grande momento per me perchè era la prima con l'Udinese".

Che rapporto avevi con Benatia: "Lui mi ha aiutato tantissimo. Mi ha cresciuto aiutandomi con la lingua e sul campo. E' stato prezioso per me. Quando ho firmato, sapevo che lui stava qua e avrei giocato meno. Alla fine ho giocato 20 partite è non è stato poco".

Sulla striscia positiva della scorsa stagione: "E' stato bellissimo fare 8 vittorie di fila e aver raggiunto l'Europa Leguae. A Milano abbiamo festeggiato tantissimo".

Sulla stagione in corso: "Quest'anno è importante per me. Sul campo cerco sempre di dare il massimo per la squadra. Giocare con continuità è stato importante. Purtroppo siamo usciti nel preliminare, non abbiamo fatto bene. Ho fiducia nella squadra: abbiamo tanta qualità, siamo cambiati poco. Il problema è che non abbiamo continuità e per questo che in campionato ci sono alti e bassi. Coppa Italia? Abbiamo fatto il possibile, giocando ottime partite. Con la Fiorentina ce la siamo giocata, però questo è il calcio. Dispiace per i tifosi".

Sei un difensore goleador... "Lavoriamo molto sulle palle inattive e non importa chi fa gol, ma essere sempre presenti perchè sappiamo che le partite possono cambiare da un calcio d'angolo o da una punizione. Ho fatto qualche gol, ma penso più che altro a difendere e fare bene dietro, anche se è bellissimo segnare ed esultare sotto i propri tifosi".

Giochi terzino destro anche nella difesa a quattro: "Non è il mio ruolo, ma per me è importante giocare e avere la fiducia del mister. Anche se non sono forte li, l'importante è giocare sempre con continuità. Ci giocavo a 17 anni in quel ruolo e la tattica a quattro la conosco".

Come ti trovi a Udine? "Mi sento bene perchè c'è tutto per lavorare e fare bene. La città è carina, è piccola ma mi sento a casa".

Come vedi la Francia al Mondiale? "Spero vada bene, ci sono le qualità per fare bene. Dopo la qualificazione squadra e tifosi si sono riavvicinati. Favorita? Credo il Brasile. Chi sarà decisivo? Ci sono tanti giocatori forti e anche Ribery può fare bene. Futuro in Nazionale? E' un sogno, è bellissimo indossare quella maglia e sentire l'inno francese".

Con quali giocatori hai legato di più? "A Caen ho 4-5 amici con i quali ho giocato, qui sento sempre Benatia".

A chi ti sei ispirato? "Prima a Laurent Blanc che mi piaceva molto e anche Piquè che è molto forte, Thiago Silva che è fortissimo, ce ne sono molti".

Attaccante più dfficile che hai incontrato? "In Italia ce ne sono tanti, Tevez, Llorente, Balotelli, Higuain, ce ne sono tanti forti".

Chi è il giovane che ti ha impressionato di più? "Tutti, da Zielinski a Bubnjic, Douglas, Nico Lopez, Bruno Fernandes e tutti gli altri. Sono tutti forti".

Su Guidolin: "E' un grande allenatore mi ha aiutato e mi sta aiutando tanto".

Futuro? "Fare bene nelle ultime partite della stagione. Domenica abbiamo una gara difficile, ma siamo forti e spero che faremo bene".

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 27 febbraio 2014 alle 10:00
Autore: Redazione TuttoUdinese
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