L'Udinese e il patron Gianpaolo Pozzo sono finiti nuovamente nel mirino della finanza. Dopo le indagini del 1998 e le accuse al figlio Gino del 2003, la Guardia di Finanza, inviata dalla procura di Udine, è tornata negli uffici della società friulana e a casa Pozzo, sospettato di avere fatto dichiarazioni fiscali fraudolente mediante fatture false. Gli inquirenti sono al lavoro e alla ricerca di presunti illeciti nella compravendita dei giocatori e sulle attività fiscali della società. Intanto, dalla procura, arrivano le prime dichiarazioni: "Le indagini hanno accertato che l'Udinese calcio è controllata da una società lussemburghese, la Gesapar, che detiene la maggioranza assoluta delle azioni.

Ma i proprietari reali sono schermati dietro due società panamensi". La Gesapar è una società costituita dai Pozzo nel '98 e che detiene il 98,34% delle azioni, con l'1,56% appartenente a Gianpaolo Pozzo e lo lo 0,1% al figlio Gino, come scritto da Gianfrancesco Turano nel suo saggio Fuorigioco. I soci della Gesapar sono la Global Service Overseas e la International Business Services, due società di comodo con sede a Panama City. E ora il sospetto della magistratura è che tutta questa struttura societaria sia stata creata per evadere le tasse.

Sezione: Notizie / Data: Gio 11 dicembre 2014 alle 20:00
Autore: Francesco Digilio / Twitter: @FDigilio
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