Genoa-Roma è diventata una sfida da vertice e sicuramente per Bertolacci sarà una sfida particolare dal momento che i giallorossi sono ancora proprietari del cartellino del centrocampista della Nazionale. Ai microfoni di "GianlucaDimarzio.com" Serse Cosmi  ha voluto rilasciare qualche dichiarazione su Bertolacci, giocatore che ha già allenato ai tempi di Lecce: “Già allora – le parole dell’allenatore a GianlucaDiMarzio.com – mostrava le sue immense qualità. Proteggeva palla come pochi anche grazie alla sua struttura fisica, e poi non era un giocatore banale: aveva la capacità di cercare sempre i compagni, non tentava mai la giocata ad effetto. Doveva solo giocare, esprimersi, e convincersi delle sue qualità. Una volta che ne ha preso coscienza, la crescita è stata conseguente nel rendimento. E poi Gasperini ha fatto bene ad arretrarlo a centrocampo, come trequartista è sempre stato atipico perché aveva mordente e sapeva recuperare tanti palloni”.

E’ pronto e maturo abbastanza per tornare alla Roma?

“Si, anche se spesso i giocatori che crescono in Primavera poi hanno difficoltà ad imporsi in prima squadra. Penso al caso di Cerci. I tifosi si aspettano sempre di vedere un giocatore da Roma, magari devastante, e questo spesso può influire a livello psicologico su un calciatore. Ma Bertolacci ha tutte le qualità per far parte della rosa di Garcia”.

Al Lecce, nella stagione 2011/12, lei allenava Bertolacci, ma anche Muriel e  Cuadrado…

“Ho sempre detto che in quella stagione Cuadrado fosse più pronto ma Muriel era il vero campione. Il colombiano ha le stimmate del fuoriclasse, è un giocatore che ha qualcosa in più. Non so perché non riesca ancora ad esplodere, sicuramente gli infortuni possono aver influito anche perché lui ha sì grandi qualità tecniche, ma la sua fisicità è sempre stata determinante. Muriel ha la capacità di fare giocate stratosferiche ad una velocità insostenibile per molti. Inoltre, mi stupisco quando leggo di un ragazzo con un carattere difficile. Muriel con me si è sempre comportato benissimo, anzi: sotto certi aspetti era ancora un “bambinone”. Non ha mai avuto atteggiamenti negativi fuori dal campo, magari faticava di più se non sentiva completamente la fiducia”.

In chiusura, cosa pensa del Genoa che domenica affronterà la Roma? Può confermarsi a lungo al terzo posto?

“Certo, ed anche la Samp merita la posizione che occupa in classifica. Il Genoa sta giovando dell’abilità della società di aver acquistato giocatori di grande prospettiva. E poi Genova è un ambiente che quando le cose vanno bene ti incita e ti spinge come pochi. Per la Sampdoria, invece, il merito è soprattutto dell’allenatore: Mihjalovic è l’allenatore più incisivo della Serie A”.

 

 

 

 

Sezione: Notizie / Data: Ven 12 dicembre 2014 alle 11:30
Autore: Ivan Cagnucci
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