C’è massima concentrazione nello sguardo di Allegri in conferenza stampa alla vigilia di Juve-Udinese, quando per la prima volta il tecnico toscano sentirà il rombo dello Stadium nelle vesti di tecnico della Juventus.

La prima domanda del tu-per-tu con la stampa di oggi a Vinovo non riguarda tuttavia la partita di domani, quanto la situazione dell’infermeria, dando il pretesto al mister per sgombrare subito il campo da ogni dubbio e speculazione: la squadra ha lavorato bene, i giocatori indisponibili sono sulla via del pieno recupero e le alternative per ogni ruolo sono tante e tutte estremamente valide.

 «Facciamo subito chiarezza su questo fatto degli infortunati, perchè si è costruito un castello che credo non abbia avuto nessun senso», è stata la risposta del tecnico bianconero. «Barzagli ha subito una operazione tre mesi fa; la storia di Vidal è nota: negli ultimi mesi della passata stagione ha solamente giocato, ha subito un'operazione al menisco esterno e  ha giocato un mondiale dopo 30 giorni. E’ tornato dalla Nazionale con un affaticamento, e a livello precauzionale lo abbiamo tenuto fermo. Chiellini oggi lavora con la squadra, e Morata rientrerà con il gruppo. Per quanto riguarda Barzagli, lo staff medico e dei preparatori ha lavorato bene e domani potrebbe addirittura venire in panchina. Per Tevez infine, l'allarme è rientrato: ha sentito un fastidio su una palla calciata al volo. Pirlo è sulla via del rientro, la prossima settimana proverà a tornare a calciare e se va tutto bene i tempi si accorceranno di molto. L'unico è Marrone».

Chiuso questo assunto, e quello delle convocazioni in Nazionale («Non ho problemi con la Nazionale, anzi sono contento quando i ragazzi vanno a giocare in Nazionale. I giocatori devono andare in Nazionale e giocare, ma chi è infortunato deve tornare a casa e curarsi»), non resta che concentrarsi sulla gara di domani.

«Abbiamo una partita importante e la Juventus ha una rosa dove ci sono giocatori che domani scenderanno in campo per cercare di vincere questa partita. Domani sarà sicuramente della partita Evra, lo stesso Pereyra può darsi che giochi, Romulo è un altro acquisto importante».

«Durante la stagione», ha aggiunto, «ci sono dei momenti in cui hai 2-3 defezioni, ma che la squadra debba tranquillamente sopportarle, altrimenti basterebbero 12 giocatori per affrontare 50 partite. Ci sarà chi giocherà di più, ci sarà chi giocherà di meno, ma sono tutti giocatori di sicura affidabilità e questa è la cosa più importante per me, per la società e per i tifosi». 

Rispetto all’avversario, la formazione di Stramaccioni, Allegri ha riservato solo parole di grande rispetto:

« Domani avremo davanti un'Udinese che è sempre una squadra difficile da giocarci contro, ha ancora in ottime condizioni il buon Totò Di Natale, che è sempre molto pericoloso. Muriel ha qualità straordinarie, hanno acquistato Thereau, Kone, hanno una buona struttura di squadra che Stramaccioni ha ereditato da Guidolin, con degli ottimi valori, quindi non sarà sicuramente una partita facile come tutte le altre, è normale»

Domani si tornerà a vedere una linea difensiva paragonabile a quella in campo contro il Chievo Verona, in quanto mancheranno due degli interpreti fondamentali per passare alla difesa a quattro. «Andare a stravolgere un sistema di gioco che ha fatto bene, anche se è migliorabile, in questo momento non ha senso: se non ho Barzagli e non ho Chiellini, la difesa a 4 non va bene». 

Arrivano le domande anche per i singoli, Pogba, Morata, Coman ed Evra. Per ciascuno di loro Allegri ha solo parole di elogio:

 «Le qualità di Paul sono straordinarie», ha risposto il tecnico toscano. «Credo sia un giocatore che ha dei margini di miglioramento importanti da fare. E' normale che basta vedere la struttura fisica che ha, dall'anno scorso a quest'anno, è già cambiata. Credo che diventerà uno dei tre più forti centrocampisti al mondo, anche se in questo momento ci è già molto vicino».

«Evra è un acquisto importante, domani sarà sicuramente della partita. Deve capire ancora il calcio italiano, che è diverso da quello inglese. Può giocare sia in una difesa a 4 che nel centrocampo a 5».

«Morata è convocabile ma non ha i 90 minuti nelle gambe. Ci aspettiamo molto, adesso sta discretamente bene. Oltre a essere veloce ha grandi qualità tecniche. Coman, dal canto suo, è un ragazzo giovane, non diamogli troppe responsabilità. Avrà spazio per giocare: quando hai giocatori di qualità è più facile gestirli e gestire le loro forze durante la stagione», ha concluso il tecnico, aggiungendo soddisfazione per il buon parco attaccanti a disposizione.

Serviranno tutte le punte per affrontare un campionato che sarà, secondo le previsioni del tecnico, sicuramente più equilibrato e competitivo rispetto a quello dell'anno passato. «La Roma ha fatto un ottimo mercato, così come lo ha fatto il Milan. Servirà molto equilibrio: il titolo si assegnerà nelle ultime partite. Immagino un gruppo di squadre che lotteranno per il vertice. E anche il Napoli, sarà nella mischia». 

L’ultima battuta riguarda l'esordio personale allo Stadium: «Sarà una serata particolare, come sempre alla prima  in casa. Per me sarà la prima volta da allenatore della Juve. Ci sarà bisogno dell’aiuto del pubblico e lo Stadium ti dà sempre molto sotto questo aspetto».

Sezione: L'Avversario / Data: Ven 12 settembre 2014 alle 15:00 / Fonte: juventus.com
Autore: Salvatore Ergoli
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