Udine non è mai stata città dalle urla fragorose o dalle celebrazioni eccessive. Qui l’entusiasmo lo si misura in silenzi pieni di orgoglio che valgono più di mille parole. Eppure, dopo l’ultima giornata di mercato, il popolo bianconero sembra essersi risvegliato da un torpore che durava da troppo tempo. Non era facile ricucire le ferite lasciate dalle cessioni di Bijol, Lucca e Thauvin, tre pilastri che avevano garantito solidità e gol. Ma il finale, orchestrato da Gino Pozzo e dalla dirigenza, ha avuto l’effetto di un fuoco d’artificio che squarcia la notte.

Questa mattina non serviva una sonda per misurare l’umore della tifoseria friulana: i social si son riempiti di post, commenti e cuori bianchi e neri. La duplice firma di Zaniolo e Zanoli è stata accolta come una boccata d’aria fresca, e Idrissa Gueye è stato visto come il futuro in azione.

Su Instagram, l’Udinese ha postato la “Z al quadrato”, immediatamente replicata da decine di tifosi con commenti entusiasti: “Dopo l'addio di Thauvin uno come Zaniolo ci voleva come il pane!”, “Zanoli sulla fascia e il Pisa può tremare!”, “Finalmente un grande mercato che non sembra roba da fine agosto!”

L’operazione più chiacchierata, ovviamente, è quella legata a Zaniolo. Un nome che fino a pochi giorni fa sembrava utopia e che invece, grazie a una trattativa estenuante, è diventato realtà. Prestito oneroso con diritto di riscatto, formula che tutela l’Udinese e dà al giocatore la possibilità di rilanciarsi in un campionato che conosce bene e che ancora può regalargli sogni azzurri. I tifosi lo hanno accolto come l’uomo della rinascita, il giocatore che può restituire imprevedibilità e qualità alla trequarti bianconera, quella che con Thauvin aveva perso fantasia e colpi da campione. “Non mi aspettavo un colpo così, è da anni che non si vedeva un nome di questo livello arrivare a Udine” commenta entusiasta Marco, abbonato in Curva Nord da vent’anni.

Anche sui nostri canali Facebook e X, i fan si sono scatenati: “Dopo anni di plusvalenze, finalmente si costruisce davvero. Bravi!”, Gueye può diventare un altro Atta? Ce la possiamo fare in Europa?”

Proprio Gueye, la scommessa che porta con sé il profumo del futuro. Neppure 19 anni, già nel mirino del Manchester City e del West Ham, pescato dal Metz come lo fu un anno fa Arthur Atta. Il senegalese rappresenta l’investimento in prospettiva, quel colpo che testimonia come l’Udinese guardi avanti, senza mai smettere di scovare talenti prima degli altri. “Se il City lo seguiva un motivo c’è. Magari ci vorrà tempo, ma questi sono i profili che a Udine hanno sempre fatto la differenza” ci scrive entusiasta Gianni, storico tifoso della tribuna centrale. 

C’è un senso comune: la squadra non appare più la stessa, e l’aria che si respira è chiaramente cambiata. Il mercato non è solo business, ma feeling, identità, prospettiva. . Gli ultimi arrivi non sono presi solo per quello che porteranno in campo, ma per quello che fanno al cuore. Come ha detto Zaniolo stesso: “Mi hanno fatto sentire l’energia e l’entusiasmo che cercavo” .

La sensazione è che, al netto delle difficoltà e delle cessioni dolorose, l’ultima giornata di mercato abbia riacceso qualcosa che si stava spegnendo. A San Siro, con il colpaccio sull’Inter, i bianconeri hanno mostrato di poter giocare senza paura. Ora con Zaniolo, Zanoli e Gueye il mosaico sembra più completo. Certo, servirà tempo, servirà amalgama, servirà capire come Runjaic saprà farli rendere al meglio. Ma l’impressione è che questa volta, davvero, la società abbia mandato un segnale: l’Udinese non vuole solo sopravvivere, vuole provarci.

E allora sì, dopo mesi di mugugni e scetticismo, i tifosi tornano a sorridere. Forse non sarà l’Udinese dei miracoli di Guidolin, forse non sarà l’Udinese che andava in Champions, ma è un’Udinese che torna a far parlare di sé, a far discutere e soprattutto a far sognare. E per chi ama questi colori, non è poco.

Un segnale che l’Udinese non sta costruendo per il presente, ma già con lo sguardo al domani.

Sezione: Focus / Data: Mar 02 settembre 2025 alle 17:24
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
vedi letture
Print