Quella che ha portato Idrissa Gueye all'Udinese è stata una trattativa tenuta lontana dai riflettori, che è venuta fuori proprio alla chiusura. A pochi minuti dalla fine della sessione estiva di calciomercato i bianconeri hanno ufficializato l'arrivo dell'attaccante classe 2006, proveniente dal Metz. Il costo dell'operazione si aggira tra gli 8 e i 10 milioni di euro, con la formula del prestito con obbligo di riscatto.

Runjaic accoglie un giocatore che sicuramente partirà molto indietro nelle gerarchie, ma che potrebbe essere un investimento importante per il futuro. Il reparto offensivo dei friulani si è rafforzato con gli innesti di Bayo, Buksa e soprattutto di Zaniolo, motivo per il quale non sarà facile trovare spazio e avere minutaggio per il senegalese.

La sua carriera, seppur breve, lo ha visto giocare solamente in Francia, prima con il Génération Foot, squadra con la quale ha fatto le giovanili, e il Metz. L'approdo in Friuli, dunque, è uno step importante non solo a livello calcistico. 

Gueye è un centravanti di 185 cm che puà giocare sia in un attacco a tre come punta centrale, sia con un compagno di reparto: una delle sue caratteristiche migliori è la fisicità, che comunque non limita la sua grande rapidità. Un giocatore che sa attaccare la profondità può sempre essere utile a una formazione come quella bianconera, che in alcune gare potrebbe dover schiacciarsi dietro per poi ripartire.

I suoi numeri con le selezioni giovanili del Senegal parlano da soli: sono tre le reti messe a segno nelle quattro partite disputate con l'Under 17. Ma, numeri a parte, la sensazione è che se il club friulano ha speso una cifra del genere per un giocatore che all'inizio farà fatica a trovare spazio a causa della sua giovane età e dell'inesperienza, la motivazione è legata al grande potenziale del classe 2006, che avrebbe potuto approdare anche in realtà più grandi come West Ham, Southampton, Wolverhampton, e soprattutto Manchester United e Borussia Dortmund.

Sezione: Focus / Data: Mar 02 settembre 2025 alle 16:30
Autore: Alessio Galetti
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