Una serata da ricordare, soprattutto per chi c'era. 7 ore di corriera, organizzata dal nostro Udinese Club "Raggio di Luna" Selmosson, di lunedì (con rientro alle 6 di mattina di martedì) per andare a giocare contro la Juventus.  "Una sconfitta assicurata"; "Tempo e soldi buttati": questo era l'umore generale tra i tifosi, non però per quei 54 che sono partiti direzione Torino la mattina di lunedì 12 febbraio. Chiamasi pazzia, sana incoscienza, passione, fede.

Saliti in corriera si entra nel clima pre-partita. Ultimo check alla probabile formazione, briefing sull'impostazione tattica che Cioffi avrebbe dovuto adottare per sorprendere Allegri e poi il momento mistico/speranzoso/rassegnato: il pronostico. Più ci si avvicinava al Piemonte e più il risultato finale predetto si spostava da una vittoria netta per la Juve, a un successo di misura, a un pareggio con l'aggiunta di un "che Dio m'ascolti" per aumentare la credibilità di quanto si aveva appena detto. Nessuno ha parlato di vittoria anche se in più di qualcuno la sensazione, simile a quella con il Milan a San Siro, c'era ma nessuno aveva il coraggio di dirlo.

Nemmeno quando entrati all'Allianz Stadium (bello stadio, quasi come il Friuli) c'era già un clima di festa tra i tifosi di casa ma in campo tutta questa differenza spariva. E con il gol di Giannetti è iniziata una crescente tensione per un'interminabile attesa del triplice fischio. Tutti bravi i ragazzi, nessuno escluso. Anche il dodicesimo uomo (rimpicciolito in quel settore ospiti vuoto) che si è però fatto sentire quando il difensore argentino numero 30 ha glaciato lo Stadium. "Udine, Udine, Udine" e tifoseria di casa che non ha avuto nemmeno la forza di zittire quei 54 matti arrivati di lunedì sera a Torino. 

0-1: una vittoria che mancava da 9 anni. "Sofferenza, tanta sofferenza ma soddisfazione incredibile vincere qui a Torino che non è da tutti. Ora ripetiamoci con il Cagliari ma grandissima soddisfazione. Eravamo in 54, pochi ma buoni perché ce l'abbiamo fatta", ha dichiarato Giorgio Comand,  uno dei partecipanti alla trasferta con il nostro Club. Dello stesso parere anche Thomas Zentilin"Prima trasferta con voi fortunata, è durata troppo la partita ma è un'esperienza da ripetere". Una sorpresa che ha reso la gioia finale ancora più grande, come evidenziato da Alessandro Paiero: "Non mi sarei mai aspettato un risultato del genere in questo stadio. Quando siamo passati in vantaggio siamo stati bravi a mantenere la concentrazione". 

Viaggo di ritorno che si è diviso tra cori, brevi dormite dopo tutta l'energia scaricata sugli spalti, chiacchiere, festa. Una serata da ricordare: 12/02/2024, Juventus-Udinese 0-1.

Sezione: Focus / Data: Mer 14 febbraio 2024 alle 07:52
Autore: Alessandro Vescini
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