Uscita dalla mini crisi d'inizio stagione, la UEB Cividale sprofonda nuovamente. Quello nella serata di sabato davanti a un PalaGesteco colmo di tifosi è un tonfo più sonoro degli altri e non solo perché l'avversario fino a quel momento non aveva ancora trovato punti nella categoria. Paradossalmente, quest'ultimo dato è forse l'unica attenuante: Ruvo di Puglia è arrivata sulle sponde del Natisone con la fame di chi ha già iniziato a lottare per la salvezza e il gioco di una squadra in serata di grazia. Chi è mancata del tutto, a prescindere dall'avversario che aveva davanti, è la quasi totalità del gruppo di Pillastrini.

"Sono molto preoccupato per la prima volta in cinque anni, non per la sconfitta: non ho mai avuto una squadra che pensa di fare questo poco lavoro di compattezza. Mancano la fiducia delle proprie regole e la compattezza, questa squadra non ne ha. L’esempio deve venire dai giocatori più esperti e più importanti, ci manca questo tipo di esempio. Non abbiamo perso per le assenze, ma perché qualcuno dei presenti era praticamente assente. Non è un fatto di singoli, ognuno ha giocato per conto suo e questa squadra non è fatta per giocare cosi, non è una mia squadra: il nostro marchio di fabbrica è ben altro". Queste le parole del coach ducale in una conferenza stampa a dir poco inedita, che ha per la prima volta in cinque anni visto vacillare la pacatezza del Pilla. 

Difficile per un allenatore restare calmi davanti a certe prestazioni. Quelle di Cesana e Berti, tra tutte, sono l'immagine più buia dell'inizio di stagione ducale. Il minutaggio della guardia ex Urania Milano, rimasto in campo per soli 10 minuti, la dice lunga sull'opinione dello staff tecnico sulla sua serata. Il classe '97 è un vero e proprio assente ingiustificato della prima parte di stagione, in un ruolo che nella breve storia delle Eagles è sempre stato ricoperto da un giocatore straniero: il cambio di filosofia dettato dall'arrivo di Freeman ha fatto ricadere sul nativo di Erba la responsabilità di trascinare statisticamente la Gesteco. Fin qui, però, la missione può dirsi totalmente fallita. 

Se nella vittoria di Forlì c'era stato il segno del 19, il PalaGesteco ha fatto nuovamente i conti con le due facce di Matteo Berti. Nelle peggiori occasioni - e quella contro Ruvo è annoverabile tra queste - il centro appare molle, sempre in ritardo ed estremamente falloso. Questi gli ingredienti di base della sua gara, con il quinto fallo a calare il sipario della serata su un giocatore dal potenziale enorme ma fin qui espresso senza alcuna continuità. Sul banco dei principali imputati salgono i due nomi appena fatti ma la lista degli insufficienti è lunga. Pillastrini, dall'alto della sua lunga esperienza, si è preso sulle spalle la responsabilità per quanto sta accadendo alla squadra a livello caratteriale e di gioco. La reazione, però, deve arrivare al più presto, per evitare di finire in un vortice che in categorie come questa rischia di risucchiarti sul fondo della classifica.

Sezione: Focus / Data: Lun 20 ottobre 2025 alle 10:45
Autore: Alessandro Di Lenarda
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