Una palla giocabile, un gol. È tornato Stipe Perica versione Re Mida. Una notizia passata in secondo piano nel corso della sfida contro il Napoli, ma assolutamente da rimarcare. Infatti, ritrovare il gigante croato è importantissimo per l’attacco dell’Udinese, ultimamente diventato fortemente dipendente dalla freddezza di Cyril Thereau e dalla potenza di Duvan Zapata. Ora il centravanti classe 1995 è tornato ad apporre il suo sigillo dopo il colpo da KO sferrato alla San Siro rossonera l’11 settembre. Allora sedeva ancora sulla panchina friulana il tecnico Beppe Iachini. Nel giro di due mesi, ci sono stati importanti cambiamenti all’interno della squadra bianconera. L’arrivo del nuovo allenatore, Gigi Delneri, ha portato con sé alcuni cambiamenti. Stipe è finito indietro nelle gerarchie, pur continuando a subentrare a partita in corso. Non ha avuto grandi chance di giocarsi il posto da titolare, come con Iachini, anche a causa dell’elevato rendimento offerto da Thereau e Zapata.

Stavolta, l’occasione si è presentata ed ancora una volta il centravanti croato l’ha colta alla grande. È stata una grande iniezione di fiducia per lui, dopo un periodo tutt’altro che semplice. Certamente è difficile che questa buona prestazione metta totalmente in discussione l’assetto trovato da Delneri. In ogni caso, il tecnico sa di poter contare su un ragazzo ormai in rampa di lancio. Manca solo più continuità e, forse, qualche chance in più. Ma Stipe c’è, ormai è sui livelli dei senatori. E probabilmente, qualora dovesse partire qualcuno in attacco, potrebbe diventare seriamente un protagonista molto importante all’interno dello scacchiere bianconero. Il tempo per lavorare e costruire questo progetto non manca. I risultati stanno arrivando e Perica si candida fortemente come una delle rivelazioni più interessanti del campionato italiano. Il cinismo e la freddezza sotto porta, oltre che nel cogliere le opportunità concesse, sono caratteristiche proprie di chi ha un grande futuro dinnanzi a sé.

Sezione: Focus / Data: Mar 22 novembre 2016 alle 13:00
Autore: Federico Mariani
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