Non basta un generoso secondo tempo dell'Udinese per battere la Juve che nel corso dei novanta minuti non sembra mai essere in vera difficoltà. Orribile il primo tempo degli uomini di Stramaccioni che non entrano mai in partita, lasciano campo alla Juventus e soprattutto non riescono mai a ripartire in velocità, anche a causa della mancanza di un vero e proprio regista. Guilherme e Allan infatti garantiscono quantità ma non qualità mentre Kone tiene più volta in apprensione i padroni di casa, ma il greco giocando lontano dalla porta non riesce a rendersi quasi mai pericoloso. Stramaccioni sceglie di partire nuovamente con il 3-5-2, dove sono due le novità: la prima è Bubnjic al posto dell'infortunato Domizzi mentre la grande sorpresa è proprio l'ex Bologna Kone, sfavorito alla vigilia con Pinzi per il ballottaggio. Anche Allegri decide di continuare a puntare sul collaudato 3-5-2, abbastanza simile nello stile di gioco a quello visto negli passati sotto la guida di Antonio Conte. Rete fulminea della Juventus, che al 9' minuto passa subito in vantaggio con Tevez: sulla fascia destra l'ex Pereyra serve molto bene Lichsteiner, che a sua volta vede l'inserimento dell'Apache, bravo a trafiggere l'incolpevole Karnezis. L'Udinese sembra accusare il colpo e la Juve va vicina al raddoppio per ben tre volte: prima con Pereyra, poi con Lichsteiner ed infine con Pogba. La partita sembra essere l'esatto remake di quella vista in quel di Chievo, dove la vecchia signora non riuscì a sfruttare le occasioni avute a disposizione.

Nella seconda frazione di gioco mister Stramaccioni decide di schierare subito Bruno Fernandes al posto dell'impalpabile Muriel, per garantire più fluidità alla manovra dei friulani. L'esperimento sembra riuscire: gli ospiti guadagnano infatti campo e trovano addirittura la rete con il croato Bubnjic; il centrale difensivo però si trova in fuorigioco millimetrico e dunque il risultato resta sull'1 a 0. La paura sveglia allora la Juve che si rende subito pericolosa con Llorente e Tevez, ma Karnezis - ieri il migliore in campo dell'Udinese - evita la doppietta all'ex City. Stramaccioni cerca di risvegliare i suoi con l'ingresso di Pinzi, ma la Juve non ha alcuna pietà e trova il raddoppio con una splendida conclusione alla distanza di Claudio Marchisio. La partita degli ospiti forse finisce proprio qui, il secondo gol spezza infatti le gambe all'Udinese. L'ultima nota da registrare è l'entrata in campo di Thereau, ma è Allegri ad indovinare la mossa giusta nel finale con l'esordio con la maglia bianconera di Alvaro Morata: la punta spagnola classe '92 si rende pericolosissima ma Karnezis evita la gioia del gol all'ex Real. A Stramaccioni non riesce l'impresa di espugnare lo Juventus Stadium, le partite durano 90' minuti e regalare un tempo alla Juventus equivale ad un suicidio. Match come questi potranno essere un insegnamento nel futuro prossimo, magari già dall'insidiosissima sfida di Domenica contro il Napoli. 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 14 settembre 2014 alle 15:00
Autore: Salvatore Ergoli
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