Benvenuto Tommaso Mazzilis, cosa ci puoi dire della Scaligera, l'avversario dell'Apu di questa finale?

Verona è una squadra in crescita, soprattutto per quello che si è visto negli ultimi mesi. Molti suoi giocatori hanno punti nelle mani... a loro il talento e la fisicità davvero non mancano! La Scaligera ha appena vinto contro Pistoia in Semifinale anche grazie alle sue rotazioni più lunghe rispetto all'avversaria. È difficile però dire quale tra queste due contendenti fosse più insidiosa per noi da affrontare in Finale, il loro livello è molto alto.

Come sta l'Apu da un punto di vista fisico?

Nell'ultimo periodo abbiamo dovuto rimediare ad alcuni acciacchi: Esposito ed Italiano hanno avuto alcuni problemi alle caviglie, Lacey si era già fatto in precedenza male alla coscia, degli infortuni che sono sopraggiunti in un momento particolare della stagione, dopo la partita contro San Severo. È stato importante per noi aver chiuso i Quarti e le Semifinali prima in quattro poi in tre partite, così da avere il tempo per poter differenziare maggiormente i carichi di lavoro.

Una curiosità... Come mai Lacey è solito usare la cyclette anche a bordocampo, durante le partite?

Lacey fa questo per potersi tenere caldo. Stando in panchina seduto non è il massimo per i suoi flessori.

Parliamo di Suarez, il nuovo arrivo in casa Apu. Cosa ci puoi dire sul suo conto?

Suarez sta dando grande intensità in allenamento e mantenendo quindi alto il livello di ciascuna seduta. Davvero interessanti anche le sue doti perimetrali. Sta lavorando sodo, si sta comportando molto bene ed è un piacere allenarlo: chiede sempre di fare sedute extra, anche di pesi. Lui ricopre il ruolo di “insurance guy”.

Come giudichi questo tuo ultimo anno da preparatore atletico dell'Apu, sotto la guida di un luminare come Sepulcri?

Sono stati due anni molto ricchi e formativi per me assieme a Luigino, soprattutto per quanto riguarda la parte di riabilitazione e di recupero degli infortunati in piscina, in campo, in sala pesi e sul condizionamento atletico specifico. Se vuoi provare a diventare il top, devi imparare dal migliore. Due anni con Sepulcri e Boniciolli sono un’esperienza che va al di là delle 4 finali raggiunte.

Rispetto all'anno scorso abbiamo avuto molti meno infortuni. É stata un’esperienza lavorativa completa: ci troviamo al Carnera 11 volte a settimana. Quest'anno il livello dei giocatori è aumentato e lo staff, sempre molto coeso, lavora molto bene assieme. Negli ultimi mesi assieme a Sepulcri ho avuto modo di consolidare le conoscenze che mi sta mano a mano trasmettendo, mi fa piacere venir responsabilizzato sempre di più.

Sei stato parecchio tempo anche nello staff della Delser Udine, formazione che si è appena giocata la finale playoff perdendo contro Crema. Come giudichi la stagione appena trascorsa delle ragazze?

Negli anni c'è stata una crescita dei risultati, a partire dalla Finale di Coppa Italia con Coach Matassini ed il secondo posto raggiunto con Coach Riga quest'anno. Non bisogna comunque dimenticare le stagioni precedenti in cui il campionato era estremamente competitivo e si sono raccolti dei buoni risultati, quando in panchina c'erano prima Pomilio e poi Iurlaro, assistito da Tomat. La Delser, a partire dal suo presidente De Biase, è stata molto capace a mantenere alta la qualità nel roster e ad investire. Sarebbe stato facile calare come le altre squadre di livello, ma questo non è avvenuto. Va dato quindi merito a Coach Riga che è stato capace di investire su delle giocatrici che quest'anno hanno reso molto. Il basket friulano deve essergli grato.

Che cambiamenti hai notato con l'arrivo di Coach Riga nella panchina della Delser?

Lo stile di gioco è sicuramente diverso, con Matassini eravamo la prima squadra da contropiede della A2, con Riga mi sono divertito davvero molto a guardare il suo basket, dove è riuscito a valorizzare le caratteristiche individuali delle ragazze. Aver preso una lunga straniera ha reso la squadra globalmente più equilibrata. Si deve poi ammettere che Missanelli è veramente forte, Molnar è stata una scommessa vinta per via del ritorno in campo dopo un grave infortunio al crociato, Mosetti e Turel hanno garantito punti che chiudono un’ottima quadra generale, supportate dalla consistenza di Da Pozzo! Non sarà facile replicare le ultime due stagioni, si dovrà vedere quale nucleo di giocatrici rimane.

Appuntamento quindi martedì 7 giugno alle ore 20, per assistere a Gara 2 delle Finali contro Verona al Pala Carnera!

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 06 giugno 2022 alle 10:38
Autore: Valentino Riva
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