Dalla sala stampa del Bluenergy Stadium, Kosta Runjaic presenta in conferenza la delicata sfida dell'Udinese in casa contro il Lecce. I bianconeri non vincono al Friuli dal 1 marzo 2025 contro il Parma (1-0, gol di Thauvin su rigore) e c'è tanta attesa nel popolo friulano di rivedere un successo in casa. 

Da cosa si riparte dopo la gara con la Cremonese?

"Abbiamo avuto dei momenti buoni e alcuni meno, è stato un buon pareggio. Meritato. Dobbiamo riprendere da quanto fatto di buono contro la Cremonese, è una questione di approccio ma concentriamoci sulle cose positive. È un processo di crescita e dobbiamo imparare. Abbiamo potuto imparare molto dalla gara contro la Cremonese subendo gol dopo 4 minuti da calcio piazzato. Sapevamo sarebbe stata dura e tra il 27' e il 30' abbiamo concesso tante occasioni a loro. Abbiamo sofferto ma sono soddisfatto anche della reazione che ha avuto. Vogliamo dare tutto, lo vedo in campo nei ragazzi ma dobbiamo lavorarci per ottenere il giusto equilibrio. Sono convinto che domani giocheremo bene ed è importante per noi per trovare un buon risultato in casa. Sapete le statistiche, perciò dobbiamo migliorare la fase difensiva e sfruttare meglio le occasioni a nostro favore".

Ci sono diversi giocatori ancora in ritardo di condizione: cosa sta succedendo a Karlstrom che non ha il rendimento di un anno fa?

"In generale è difficile paragonare le stagioni. Non è facile fare dei confronti ma bisogna entrare nei dettagli. Anche in questa stagione ha avuto una buona costanza di prestazioni, ma è vero che in qualche momento non ha fatto benissimo. Sono soddisfatto di lui, è il capitano della nostra squadra e deve crescere anche sotto questo aspetto perché è una cosa nuova per lui. Avere ancora più responsabilità forse questo influisce anche su di lui psicologicamente in maniera indiretta ma sono ottimista. Sono convinto che possa dare il proprio contributo attraverso le proprie qualità. Zaniolo è arrivato solo a settembre, lo stesso vale per Zanoli. Questo riguarda tutti i giocatori e il nostro obiettivo è rispettare determinati parametri di performance. Coloro che scendono meno in campo hanno altri parametri di riferimento. Abbiamo affrontato 7 gare di campionato e ci vorrà ancora un po' di tempo per far sì che tutti raggiungano la migliore condizione. Domani faremo di tutto per ottenere un buon risultato".

Dove si può lavorare dal punto di vista mentale per non correre questi rischi come visto a Cremona?

"Credo che la mentalità sia quella giusta. Nel calcio ci sono diversi fattori. Contro la Cremonese abbiamo iniziato bene a livello di energia ma poi abbiamo subito gol da loro e se si va in svantaggio subito la gara cambia volto. La Cremonese ha avuto numerose occasioni ma considerando che siamo stati sotto in trasferta abbiamo sofferto bene e affrontare un avversario di questo tipo non è mai semplice. Loro sfruttano bene il loro modo di giocare in casa. Sono squadre che giocano bene in casa. Dobbiamo poi considerare anche Okoye che ha giocato per la prima volta dopo 4 mesi e Kabasele per la seconda volta da titolare consecutiva. Bayo è alla prima esperienza in A e ha giocato bene per esempio contro l'Inter. Ci sono anche queste situazioni da considerare, ci sono giocatori da ruotare. La Serie A è più difficile quest'anno rispetto alla scorsa annata, non ci sono partite facili e bisogna migliorare le nostre partite casalinghe. Trasformiamo l'energia in un sentimento positivo". 

Chi è il miglior interprete del terzo a centrocampo?

"Abbiamo diverse scelte, non dimentichiamoci di Miller. Karlstrom sta giocando molto e Atta è cresciuto a livello fisico e tecnico. Vogliamo essere aggressivi e pressare alto, serve una grande disponibilità a livello di corsa e in fase difensiva serve cooperazione anche con gli esterni. Tutti i giocatori che abbiamo possono coprire questo ruolo, ma vogliamo avere maggior controllo del possesso palla. Per ora siamo al 50% di media ma vogliamo crescere anche nell'uno contro uno. Nessuno dei centrocampisti ha praticamente segnato un gol e dobbiamo migliorare. Lovric ha molta esperienza in Serie A e può ricoprire bene il ruolo di mezzala. Ekkelenkamp ha fatto molto bene nella preparazione e purtroppo si è infortunato. Contro il Milan poi non è andata molto bene la gara e questo ha influito. Vari giocatori abbiamo ruotato e a nostro avviso vogliamo sfruttare la concorrenza a nostra disposizione. Chi vuole giocare deve anche dimostrarlo con i numeri, gol e sprint. Conta molto inserire i giocatori nella posizione giusta al momento giusto. È più facile a dirsi che a farsi. Alcuni giocatori devono ancora ambientarsi al meglio in Serie A, come Piotrowski che è alla sua prima esperienza. In alcuni momenti ha fatto bene ma deve crescere in personalità, la mezzala deve essere anche un collante tra i reparti e voler la palla tra i piedi".

L'esuberanza di Iker Bravo potrebbe fare la differenza?

"Abbiamo anche Gueye, Buksa, Davis e Zaniolo. Abbiamo una buona situazione di partenza e i ragazzi daranno un grande contributo e quando avranno la chance dovranno compensarla con buone prestazioni. In Serie A serve giocare bene ogni settimana e mostrare di giocare a questi livelli. Iker Bravo non si è allenato molto con noi recentemente per via degli impegni con la Spagna. A volte un giocatore riesce a svoltare la partita ma conta molto anche la prestazione che la squadra riesce a fornire durante il corso della stagione. I ragazzi stanno dimostrando di non voler mollare mai".

Che Lecce si aspetta?

"Hanno un chiaro sistema di gioco, vogliono giocare a calcio ma il focus non è su di loro ma su noi stessi. Dobbiamo essere forti per quanto riguarda i duelli ed essere concentrati dal primo minuto di gioco. Il Lecce gioca con dei terzini che salgono molto e sono pericolosi a livello offensivo. Noi dobbiamo difendere bene e concentrarci su noi stessi approcciando bene la gara e continuare con il nostro ritmo per 90 minuti".

Solet rimane un rischio calcolato o deve fare maggiore attenzione?

"In questa stagione partecipa ancora di più alla fase offensiva. Stiamo lavorando con lui, anche con sessioni video poi sta a lui riconoscere anche quale decisione bisogna prendere. Andare nell'uno contro uno, rischiare un passaggio o spazzare. Lui è un giocatore che può dare un grande contributo, contro la Cremonese ha fatto un errore che poteva starci caro ma in altri momenti ha fatto bene. L'obiettivo è ridurli al minimo, ma non riguarda solo lui. Sbagliamo sui dettagli, gli avversari non ci concedono errori di questo tipo. Dobbiamo trovare sul campo soluzioni più semplici".

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 24 ottobre 2025 alle 12:00
Autore: Alessandro Vescini
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