Altra sfida fra Friuli ed Emilia Romagna nel girone Rosso di A2 di pallacanestro: in contemporanea domani sera alle 18:00 Udine ospiterà Rimini, mentre la Gesteco Cividale viaggerà al mitico PalaDozza di Bologna per incontrare la Fortitudo di coach Dalmonte.

L'A.P.U. all'andata espugnò con agevole autorità il PalaFlaminio di Rimini: 65-75 il punteggio finale, con 18 pezzi messi a segno da Sherrill. Domani sera (arbitri Radaelli, Perocco, Calella) le squadre si affronteranno con stato d'animo diametralmente opposto. Udine, abbandonato da tre gare coach Boniciolli, è alla ricerca di nuovi equilibri sotto coach Finetti, le cui idee si basano su quelle del predecessore, col quale ha lavorato due stagioni e mezza. Ha ragione Vittorio Nobile, ospite esclusivo della trasmissione 'Pressing' un paio di giorni fa, quando in un'ipotetica roadmap udinese indica il gioco d'insieme e di squadra come punto cardine per 'svoltare' una stagione sinora non esattamente idilliaca. Continuiamo a dire che il campionato è lungo e complicato, ma la corsa ai primi tre posti (che garantirebbero automaticamente una posizione finale fra le prime sei della categoria in ottica playoff) è ancor più difficoltosa dopo la sconfitta, netta, di Cento. Dico netta, perché è corretto parlare di reazione e di lotta nel secondo tempo da parte di Briscoe e compagni; altrettanto vero, però, è che una Cento in piena fiducia ha dato due colpetti di gas, nel secondo e nel quarto periodo, distaccando nettamente l'avversaria. Udine ha sinora perso quattro delle quattro sfide dirette con le squadre che la precedono, di cui tre in casa; oggi la pianta della squadra, dentro Monaldi e Gentile, fuori Mussini, Mian e Boniciolli è profondamente diversa. Suonano campana-a-martello, però, i 40 rimbalzi lasciati a Cento a fronte dei 24 guadagnati da Pellegrino e soci. All'inizio dell'avventura, la scorsa estate, questo pareva un rischio considerato e controllabile grazie ad una batteria di esterni mirabile; anche in terra ferrarese, però, Briscoe è parso fare una gara a sé, isolandosi sempre di più e cercando di ribaltarla da solo. Ciò ha comportato ovviamente un calo delle medie realizzative e un aumento del nervosismo, culminato con il dissing con la curva avversaria e la conseguente squalifica di una gara, dato che per Isaiah non è stata la prima volta. Personalmente ci piacciono poco le sanzioni disciplinari personali che penalizzano la squadra (la quale non ne trae alcun giovamento, come potrebbe invece scaturire da un fallo); ci hanno detto che è una regola nazionale, ciò non significa che, pur rispettandola, non la si condivida.

Stato d'animo ben diverso per la Gesteco Cividale di coach Pillastrini; arricchita la stagione con lo scalpo della capolista Pistoia, ennesima vittima del 'parquet obliquo' del PalaGesteco, i gialloblu viaggiano in direzione Castenaso dove prepareranno la gara di domani (arbitri Foti, Roiaz, Cappello) che si disputerà in Piazzale Manfredi Azzarita 3, indirizzo leggendario da leggersi tutto d'un fiato.

Fino a qualche mese fa anche il più ottimista commentatore delle cose ducali avrebbe consigliato ai giocatori di godersela, di annusare il profumo dei giocatori che nei decenni hanno reso quel palazzo un tempio mitologico, di ascoltare le tifoserie ricordando le piccole e deserte palestre da dove tutto era iniziato.

Oggi no: la squadra va a Bologna per vincere.

Chi vi scrive ha (giustamente) suscitato l'ilarità dei colleghi i quali, a inizio annata, vaticinavano un campionato ad evitare con unghie e denti lo 'zero' in classifica. Non perché si sia particolarmente capaci o intelligenti, ma perché conosciamo quei ragazzi e il percorso svolto sinora. Oggi è facile riempire pagine traboccanti ducale orgoglio, correttamente condivise dal network della società. Noi siamo tutto sommato timidi, continuiamo a dire quel che pensiamo in un recondito cantuccio. Facevamo la stessa cosa quando eravamo gli unici a esaltare un gruppo che continuava a crescere. Sì, forse ha ragione chi dice che Rota è troppo piccolo per giocare in massima serie; sì, forse ha ragione chi dice che Miani non meriterà l'A1, salvo esaltare lunghi con un brillante futuro alle spalle. Forse, sì, avranno ragione: ma non avranno noi.

Domani pomeriggio saremo al Dozza: vincerà Bologna, vincerà Cividale (meglio) chissene. Saremo lì per applaudire Fortitudo e Gesteco, assieme a 200 anime che sciameranno dal Friuli nello spicchietto destinato agli ospiti in una marea biancoblu. Lo faremo senza nasconderci dietro a un dito: perché chi ci ha accusati di aver seguito un amico-presidente dice il vero (non quando ci si accusa di cambio casacca, la nostra udinesità natione moribusque è inattaccabile) e direbbe ancor di più il vero sostenendo che Eugenio, Cass, Leo, Gabri, Enri e soci sono i nostri ragazzi. I nostri fratelli minori. Li abbracceremmo avessero guadagnato zero punti, molto più semplice dall'alto delle loro dieci, bellissime vittorie.

Friuli contro Emilia-Romagna: domani sera ne sapremo di più.

Sezione: Focus / Data: Sab 21 gennaio 2023 alle 19:00
Autore: Franco Canciani
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