La stagione calcistica 2024/2025 dell'Udinese è volta al termine. I 44 punti conquistati hanno permesso ai bianconeri di chiudere l'annata sportiva al dodicesimo posto in Serie A, confermando la presenza nella massima serie italiana per il trentunesimo anno consecutivo. Sono di seguito riportati i nomi dei cinque elementi della rosa friulana che hanno maggiormente deluso le aspettative iniziali.

Sandi Lovric - Guardando solo le statistiche, i due gol e quattro assist sono un passo avanti rispetto allo score della stagione precedente (una rete e tre assistenze). Da un giocatore delle sue qualità e già al terzo anno a Udine, però, ci si aspettava molto di più. Troppo poca la pericolosità offensiva offerta, così come il contributo a livello di regia. A testimoniarlo è il fatto che molto spesso le maggiori iniziative siano state affidate a Ekkelenkamp e Atta, due nomi alla prima esperienza con questa maglia.

I terzini (o quinti di centrocampo) - Dimentichiamoci Molina e Udogie, perché dalle zone più laterali del campo l'Udinese non è più quella di un tempo. Il dato è impietoso: sette assist in quattro (Kamara, Ehizibue, Zemura, Rui Modesto), troppo poco per una squadra che vuole alzare l'asticella e che a centro area ha un maestro del colpo di testa come Lorenzo Lucca. Questo, su tutti, è il reparto che necessità una rivoluzione in estate.

Thomas Kristensen - Chiamato a salire finalmente in cattedra in un reparto difensivo che dovrà probabilmente saluterà le sue colonne portanti, il danese non registra una crescita personale. Le caratteristiche fisiche sembrano essere diverse da quelle di un "braccetto" nella difesa a tre o di un terzino in quella a quattro: sono tanti gli esterni d'attacco ad averlo messo in difficoltà, scenario che fa pensare che il classe 2002 potrebbe esprimersi meglio in una posizione difensiva più centrale.

La gestione di Alexis Sanchez - Niente di più romantico del ritorno del Niño Maravilla dopo 13 anni, in quello stadio che l'ha lanciato nel panorama del grande calcio europeo e mondiale. L'epilogo? 434 minuti giocati tra infortuni e scelte tecniche dovute al complicato rapporto con il mister. L'apporto in campo di fatto non c'è stato ma sarebbe anche difficile pretendere molto di più da un giocatore bisognoso di recuperare la sua condizione ottimale, dopo il lungo periodo d'assenza. In attesa di conoscere ulteriori sviluppi, l'unica certezza è il fatto che un campione (e una bandiera del club) non può essere gestita così.

Brenner - Otto presenze nelle prime otto, condite dal gol vittoria al Como. Poi i fari della sua stagione iniziano a spegnersi, con quei i due minuti contro l'Empoli a chiudere definitivamente la sua esperienza stagionale. Sborsare 10 milioni non è un affare da tutti i giorni per l'Udinese, motivo per cui dal brasiliano era lecito aspettarsi molto di più. Anche in questo caso resta però un interrogativo: meritava davvero così poco spazio?

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 27 maggio 2025 alle 15:50
Autore: Alessandro Di Lenarda
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