Pierpaolo Marino, direttore dell'area tecnica dell'Udinese che ha vissuto quasi una decade lavorando per i friulani, ha parlato ai microfoni di Sampdorianews.net del passaggio di Simone Pafundi in prestito dai bianconeri alla Sampdoria: "Parliamo di un ragazzo con un talento incommensurabile, finora dimostrato dai 13 ai 17 anni, che lo ha ben presto portato in prima squadra acquisendo una determinata mentalità. La presenza di grandi numeri 10 come Deulofeu e Thauvin gli hanno chiuso gli spazi. Quando si parla di ragazzi così giovani, non bisogna mai dimenticare che alcuni sono precoci, altri sono un po' tardivi.

Pafundi è un talento naturale che si è fatto notare in modo assai precoce, in molti si sono sbilanciati ai tempi sulle sue potenzialità, ma con il tempo tutto si riequilibra. Forse la convocazione così presto in Nazionale maggiore non gli ha fatto così bene in quella fase del processo di maturazione. Il grosso handicap è stata comunque la presenza di quei due numeri 10 nell'Udinese, ad un certo punto ci sta che, dopo essersi affermati nel settore giovanile, si vada a cercare fuori la completa valorizzazione se non si esplode subito nella prima squadra del club d'appartenenza.

L'ambiente della Sampdoria trasmette passione e stimoli importanti, negli ultimi anni la squadra non ha assolutamente risposto alle aspettative, quel pubblico merita molto di più e di meglio. Per me Pafundi è un classico numero 10, ancora di più in serie B può fare la differenza, deve agire da trequartista dietro ai due attaccanti, o da seconda punta atipica, può far male agli avversari dalla trequarti in su, costringerlo a ripiegare spesso si porterebbe a ridurre fortemente la sua pericolosità. Sarebbe un delitto farlo giocare in posizioni differenti".

Sezione: Notizie / Data: Sab 06 settembre 2025 alle 17:03
Autore: Davide Marchiol
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