A Cagliari arriva il terzo pareggio consecutivo per la squadra di Sottil. Un magro bottino, considerando anche le occasioni che -seppur limitate- i bianconeri sono riusciti a creare. Bene la difesa, che ha permesso di mantenere la porta inviolata, è invece da rivedere completamente l’atteggiamento della linea di centrocampo, spesso superficiale e con poca iniziativa. Il risultato è una partita scialba, anonima, l’ennesima occasione persa contro una neopromossa, che si va a sommare allo 0-0 rimediato in casa con il Frosinone. C’è chi sale e chi scende, ecco a voi gli Up&Down della settimana:

-UP

Bijol- Se Silvestri non ha subito gol, gran parte del merito è suo. Una tra le migliori prestazioni da quando indossa la maglia dell’Udinese, sempre attento sulla marcatura e mai preso in controtempo. È l’ombra che ha perseguitato per 90 minuti i giocatori del Cagliari, costringendoli a cercare di più le sponde rispetto ad un attacco della profondità. Durante il corso della partita cambia per ben tre volte il compagno di reparto, riuscendo sempre ad adattarsi al meglio allo stile di gioco del braccetto di sinistra. Nel momento più difficile, risulta essere uno dei punti di riferimento della squadra, soprattutto quando i veterani come Walace non sono in condizione, sia fisica che mentale.

Payero- Entra al 72’ al posto di Lovric, e in 18 minuti ristabilisce l’ordine in mezzo al campo alla sua prima in Serie A. Aiuta a sviluppare la manovra offensiva, provando più volte a costruire l’azione in modo verticale, favorendo così anche al gioco di Lucca. In una partita molto confusionaria, l’argentino è riuscito a garantire un equilibrio in entrambe le fasi, creando profondità in attacco e lasciando poco spazio agli avversari in fase difensiva. Ha uno stile di gioco che ricorda molto quello di Pereyra, con la differenza che ha sette anni in meno del Tucu. Un giocatore a cui potersi affidare, cosa indispensabile per un’Udinese con pochi punti di riferimento.

Lucca- Di nuovo tra i promossi il classe 2000, che anche a Cagliari dimostra ancora una volta di poter far vacillare le retroguardie avversarie. Aiuta a difendere, cosa non scontata per un attaccante, ma l’apporto più importante che dà è dentro l’area di rigore. Arriva puntuale su ogni pallone, che sia un cross o un passaggio rasoterra, dando filo da torcere ai sardi. L’occasione più importante della partita nasce infatti da una conclusione del numero 17, respinta incredibilmente da Radunovic, che costerà una notte insonne all’attaccante. Colpa di Lucca, bravura del portiere, fatto sta che su quel pallone ci si è avventato lui, anticipando con un gran controllo tutta la difesa del Cagliari rimasta immobile a guardare. Importante anche in fase di impostazione, fa espellere Wieteska per somma di ammonizioni, contribuendo dunque anche alla superiorità bianconera in mezzo al campo.

-DOWN

Le mezzali- Lovric e Samardzic sono tra i giocatori con più qualità palla al piede, cosa che però non stanno dimostrando in questo avvio di campionato. Entrambi hanno contribuito poco a Cagliari, facendo perdere tempi di gioco alla squadra, che appariva in grande difficoltà quando doveva costruire l’azione passando per le mezzali. I due domenica non hanno mai cercato di saltare l’uomo, e quando si trovavano nell’ uno contro uno raramente ne uscivano vincitori. Senza le loro idee l’Udinese perde l’anima, diventando molto prevedibile per gli avversari. Il Lovric visto l’anno scorso ancora non è tornato, e anche se l’unica firma del campionato fin qui arriva dal mancino di Samardzic, il serbo non sta ripagando le aspettative riposte su di lui.

Walace- Cosa stia succedendo al brasiliano è una domanda che accomuna molti tifosi. Nuovamente una prestazione sotto la sufficienza, che fino a qualche tempo fa avrebbe destato scalpore. Un pilastro del centrocampo si sta trasformando in una trave pericolante, che mette in ulteriore difficoltà una squadra con un equilibrio già vacillante. Poca propositività, e quando è in possesso della sfera appare disorientato. Un suo dribbling sbagliato stava costando la partita all’Udinese. Certo, le somme non si tirano alla quarta giornata di campionato, ma se Walace continua ad accumulare prestazioni negative occorrerebbe rivedere le gerarchie del ruolo che occupa.

Il ritmo- Giocare a Cagliari alle 12:30 nel mese di settembre è impensabile, ma ciò non deve costituire un alibi ad una squadra che già contro il Frosinone aveva dimostrato di non poter mantenere un ritmo costante nei 90 minuti. Oramai abbiamo imparato a conoscere il gioco di Sottil, ma l’Udinese che sta scendendo in campo in queste quattro giornate non rispecchia gli standard che dovrebbe garantire. I giocatori sono in balia del possesso palla avversario, e quando si trovano ad impostare la manovra emergono enormi difficoltà nello sviluppare una trama. Sono solo cinque su 27 le partite vinte in Serie A nel 2023, e i dubbi riguardo la guida tecnica iniziano a sorgere. 

Sezione: Focus / Data: Mer 20 settembre 2023 alle 09:00
Autore: Andrea Bigetti
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