Al momento dell'annuncio dell'infortunio di Jankto c'è stato stupore e preoccupazione. Kuba è uno dei titolari imprescindibili di questa squadra. Per dinamismo e colpi in canna è sicuramente tra i talenti migliori che questa Udinese possa offirire e contro l'Atalanta, dove il contropiede sarebbe sicuramente stata un'arma fondamentale, la sua assenza poteva effettivamente essere pesante. Però. ed è da settimane che in tanti lo dicono, quest' anno il vero Jakub Jankto non si è visto. Già alla fine della scorsa stagione si è visto un ragazzo meno brillante, ma si pensava fosse la stanchezza dovuta alle tante partite giocate. Poi un Europeo Under 21 giocato non al meglio e i dubbi sono aumentati. In avvio di stagione tutta l'Udinese ha giocato male, ma sicuramente Kuba non si è distinto per essere stato tra quelli che si sono distinti per voglia o lucidità. Anzi, spesso tra i primi bocciati c'è stato lui e la sua assenza contro la Dea non è che si sia sentita partircolarmente. Forse nel secondo tempo ci sarebbe stato un po' meno da soffrire, perchè che sappia correre tenendo l'avversario sotto pressione è fuori discussione, così come il suo dinamismo in campo non si può negare.

I motivi di questa involuzione (a livello di giocate "memorabili" siamo ancora a zero per lui) sono stati individuati da molti nelle voci di mercato. Praticamente per tutta l'estate il ragazzo è stato al centro di indiscrezioni di mercato che hanno riguardato tante big. Arsenal, Juventus... con poi il culmine del 30 agosto, con il suo agente che lo offre platealmente al Milan, trovando un muro ovviamente da parte dei Pozzo, non disposti a perdere un pezzo pregiato gli ultimi giorni di mercato e soprattutto a farsi prendere in castagna da un procuratore. Tutte queste voci probabilmente hanno distratto il ragazzo. Se poi ci aggiungiamo che le voci di cessioni hanno trovato linfa anche a mercato chiuso, è evidente come sia probabilmente lo stesso ambiente che lo circonda a destabilizzarlo. Suona un po' falso il "Forza Udinese" urlato un paio di volte. Specie dopo aver postato la maglia della Juventus dopo lo storico 2-6 subito in casa.

Ad approfittare delle difficoltà di Kuba Jankto c'è un altro ceco, ovvero Antonin Barak. Il ragazzo si era già messo in luce nelle prime giornate per applicazione e diligenza. Unica macchia, la partita di Firenze, dove è stato messo play basso, ruolo che non gli si addice per niente. Contro il Sassuolo una prestazione faticosa (come tutti i suoi compagni) ma dove ha messo in mostra la sua bravura al tiro, siglando il gol vittoria. L'infortunio di Jankto gli ha spianato la strada per giocare anche con l'Atalanta, affiancando Fofana. Altra partita di sostanza, coronata di nuovo col gol vittoria. Palla a lui, potrebbe servire De Paul sulla sinistra, invece sterza e tira nonostante la marcatura, trovando l'angolino e facendo esplodere il Friuli. Personalità oltre che diligenza. Con un Barak così e se Fofana dovesse crescere, non è detto che uno Jankto così palesemente spento sia fondamentale per questa Udinese.

Sezione: Focus / Data: Lun 30 ottobre 2017 alle 12:00
Autore: Davide Marchiol
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