Conferenza stampa delicata per Massimo Oddo. La sua Udinese arriva con mille difficoltà alla sfida contro la Lazio: "E' una motivazione in più affrontare una squadra forte. Poi è mia responsabilità trasmettere motivazioni ai miei giocatori. Sto facendo tutto ciò che è nelle mie possibilità per mettere i miei giocatori nelle condizioni migliori per uscire da queste responsabilità. Non ci può essere un solo motivo per questa crisi, non dobbiamo cercare per forza un capro espiatorio. Ci sono tutta una serie di motivi per i quali le cosa ora non funzionano. Si esce da questo tunnel solo facendo una prestazione importante e raggiungere un buon risultato. I ragazzi mi devono promettere di dare il 110%, quando lo fanno io sono contento. Da gruppo se lo devono promettere uno con l'altro e dimostrarlo poi in campo..

Dare il massimo non dipende da quello che accade fuori dal campo. Bisogna sempre dare tutto. Non ho mai visto uno stadio, una tifoseria che fischia una squadra che ha dato tutto. I tifosi hanno capito in certe che sconfitte che i ragazzi avevano dato tutto. Al contrario tutti quelli che saranno sugli spalti domani saranno influenzabili. Se lottiamo su tutti i palloni la gente ci applaudirà, ne sono sicuro. Ci dobbiamo concentrare solo su quello. I fischi sono normali, in questo momento ce li meritiamo. Non dobbiamo avere paura di lottare, se la squadra lotta i tifosi lotteranno con lei. 

Scelte? Non ricadono sulle caratteristiche ma sulla determinazione. Scelgo giocatori che danno tutto, che non hanno paura di fare la giocata. C'è ancora un allenamento davanti, vediamo che sensazioni mi danno i giocatori.

Lasagna? Per noi è un giocatore importante. Il suo rientro ci può dare nuova linfa in attacco. E' il nostro capocannoniere, sarà un'arma in più Spero che in tutta la squadra scatti quella molla mentale che permetta a tutti i giocatori di passare questo momento negativo.

Sono contento che si vede il mio impegno. Io metto tutto me stesso in quello che faccio, sono una persona positiva che cerca sempre di migliorare. Mi faccio tanti esami di coscienza ma sto facendo tutto quello che posso per la squadra. In questo momento non bisogna puntare il dito contro nessuno. C'è un ingranaggio complesso che deve tornare a funzionare. Tutti insieme, società, staff, giocatori e anche tifosi. Le colpe e i meriti vanno distribuiti fra tutti. Mi sono sempre assunto comunque le mie responsabilità, cosa che hanno fatto anche i giocatori. Tutta l'Udinese è unita per uscire da questo momento perché siamo convinti che lo possiamo fare. Avere attestati di stima comunque è sempre una cosa bella. Anche se non fossero arrivati avrei lavorato al massimo allo stesso modo. 

Il messaggio che lancio ai tifosi? Non possiamo promettere ciò che non possiamo dare in campo. Sarebbe ipocrita dire che domani vincere. Possiamo dire che stiamo lavorando per migliorare e correggere tutti gi errori e che abbiamo una voglia sfrenata di scendere in campo domani. 

I rapporti tra me e la società sono normali e quotidiani, non ci sono problemi. Le cose sono due, o qualcuno spiffera da dentro cose non vere o qualcuno vuole male a questa squadra.

Che Lazio mi aspetto? E' una squadra che viene da una vittoria importante in Europa League. Affronteremo una squadra forte, Hanno giocatori forti e noi dobbiamo concentrarci solo su noi stessi".

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 07 aprile 2018 alle 12:49
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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