Gerard Deulofeu è uno dei grandi protagonisti di un'Udinese da impazzire in questa prima parte di stagione. Il catalano si è concesso per un'intervista ai microfoni di Marca.

"E' un momento magico al quale dobbiamo dare valore. Da quanto tempo non si vedeva questa atmosfera e uno stadio così pieno. Dobbiamo goderci il momento e continuare a lottare per crescere. Europa? Pensarci sarebbe un equivoco. La prima cosa è installare una mentalità vincente nella squadra."

"Sottil? E' stato un giocatore molto importante per l'Udinese. E' un allenatore molto aggressivo, un motivatore. E' stato furbo: ha portato avanti quello che di buono già c'era aggiungendosi del suo. Questo ci ha aiutato nel fare questo grande inizio. Siamo dei leoni e sappiamo che dobbiamo correre più degli altri."

"Sono nel momento migliore della mia carriera. Il cambiamento che ho fatto a livello professionale per arrivare pronto per le partite è stato fondamentale. Mi curo al millimetro, vado matto per il riposo, l'alimentazione e la preparazione fisica. Il gol è una conseguenza di questo tipo di lavoro. Nella scorsa stagione oltre ad aver fatto 13 gol sono stato il giocatore più verticale della Serie A e quello con più passaggi chiave. Quest'anno ho segnato un solo gol in Coppa, in campionato ho avuto sfortuna perchè ho colpito tre pali e ho avuto occasioni. Sono comunque riuscito a mettere a referto cinque assist, aiutando al squadra a vincere. Voglio aiutare la mia squadra a vincere ogni partita."

"Il passaggio da esterno a seconda punta? E' stato fondamentale. Ci sono tanti esterni di qualità, forti fisicamente, ma che non sanno giocare dentro il campo. Ora gioco in una posizione ideale, dove mi muovo per fare male. Mi piace uscire per creare, cercare gli spazi, essere verticale...quest'estate ho posto la condizione di giocare lì alle squadre che mi hanno cercato."

"Sto molto bene all'Udinese. Con l'Udinese mi rimangono ancora due anni di contratto compreso questo, ma potrebbe succeddere qualsiasi cosa e il proprietario lo sa. Quest'estate potevo partire ma non è stato così, ma sono tranquillo. Me ne sarei andato solo per un'offerta che avrebbe accomodato sia me che l'Udinese."

"La Nazionale? Sarebbe il massimo. È uno dei motivi per cui gioco a calcio. Ora, io sono un realista e non vengo chiamato da molto tempo. Non perdo la speranza, ma so che c'è molta concorrenza.

Sezione: Notizie / Data: Mar 20 settembre 2022 alle 10:44
Autore: Jessy Specogna
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