“Un passo di certo non facile per chi come me ha sempre corso dietro ad un pallone. Sono tante le emozioni e i pensieri che mi passano per la testa in questi momenti. Un’infinità di sensazioni”. Sono le parole di Antonio Floro Flores, attaccante che oggi lascia il calcio giocato e che ha scritto una pagina importante della storia dell'Udinese, perchè, per quanto sia capitato nel periodo in cui Totò Di Natale spadroneggiava, vanta 166 presenze, 32 reti con i friulani (di cui alcune pesantissime) e 26 assist, numeri non trascurabili. Ciò che non è opinabile è che quella con le zebrette sia stata la parentesi più importante della sua carriera, visto che oltre che in campionato ha messo la sua firma anche in Europa League e che firma. Il gol contro l'Atletico Madrid al Friuli del definitivo 2-0 penso sia ancora nella mente di tutti i tifosi dell'Udinese, anche la rete su punizione al Toumba di Salonicco ha segnato tutti. Oltre che essere la marcatura che ha chiuso la partita, evitando un ritorno dei greci, è stata anche quella che ha riportato i friulani agli ottavi di finale di coppa, ultimo vero traguardo Europeo.

Arrivato in quel di Udine nel luglio del 2007, Floro Flores era uno dei giovani attaccanti più di talento e ambiti del panorama italiano, riuscendo a vestire anche la maglia dell'Under 21 e trovando un gol in azzurro. L'Udinese riesce ad accaparrarselo e la prima stagione è di apprendimento, poi nel tridente Di Natale-Quagliarella-Pepe ricopre un ruolo fondamentale, fungendo da prima alternativa e trovando ben 7 reti e 11 assist. Quagliarella lascia l'Udinese e sembra tutto in discesa per un'esplosione definitiva dell'ex Arezzo. Però qualcosa proprio sul più bello si inceppa, è quello che lascia un po' il senso di incompiutezza nella sua avventura a Udine, perchè un calciatore con i suoi numeri sarebbe potuto essere ancora più importante. Invece Marino accentra Di Natale, che diventa la leggenda che tutti conosciamo.

Diventa un comprimario Floro Flores, ma anche così riesce a incidere, mettendo spesso gol in momenti molto caldi per l'Udinese. La società friulana poi fa altre scelte e decide nell'estate 2012 di girare il ragazzo al Granada, all'epoca ancora di proprietà dei Pozzo. Un'avventura infelice per lui, che rientra e passerà già nel gennaio 2013 al Genoa, stavolta a titolo definitivo dopo un prestito molto fortunato. Floro poi cambierà diverse maglie, non riuscendo mai a tornare sui livelli di Udine. All'epoca forse fu criticato anche oltre i suoi effettivi demeriti, ora non può che restare l'affetto che crea il ripensare a un giocatore che ha vestito la nostra maglia per più di 150 volte segnando e dando la possibilità agli altri di andare in rete. Chissà che in un futuro non ci sia la possibilità di rivederlo in Friuli...

Sezione: Focus / Data: Mer 29 gennaio 2020 alle 18:32
Autore: Davide Marchiol
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