Continuità nella discontinuità. Sembra esser questo il nuovo "mantra" dell'Udinese per la prossima stagione. Tante decisioni singole, apparentemente slegate, ma che fanno parte di un mosaico generale che vuole stabilizzare nuovamente la società friulana nella zona di mezzo della Serie A. 

Continuità nella discontinuitàNani e Inler confermati in dirigenza quando in ballo c'è una trattativa per cedere la società. L'interesse del fondo statunitense c'è ed è continuo ma senza accelerazioni. Questo perché la filosofia dei Pozzo non cambia: "si vende alle nostre condizioni". In attesa di trovare un'intesa sulla gestione economico-sportiva, la programmazione procede. Servono uomini di fiducia, persone in grado di lavorare sia sul mercato che in campo... Nani e Inler. Un progetto partito l'estate scorsa e che, invece di subire una brusca frenata, ora può portare avanti le proprie idee. Con o senza americani.

Continuità nella discontinuità. Runjaic prolunga fino al 2027 quando dodici squadre sulle restanti diciannove cambiano allenatore. Il 60% delle panchine di Serie A avrà un nuovo proprietario. Tante scommesse, alcuni rischi e poche certezze. Ecco quindi la scelta dell'Udinese di continuare il progetto tecnico targato Kosta che, dopo un anno di assestamento, ora può portare avanti le sue idee "senza sorprese" dal punto di vista tattico. Un vero e proprio effetto domino quello degli allenatori che portava con sé l'alto rischio di non trovare di meglio rispetto a chi avevi appena salutato. Runjaic si sa cosa può dare, a livello di obiettivi minimi nulla da dire. E poi? Il resto è tutto da scoprire. 

Continuità nella discontinuità. Solet rinnova quando Bijol va al Leeds e Lucca vuole il Napoli. Si pensava già a un'estate dai tanti addii e, invece, solo due prezzi pregiati hanno salutato (per ora). Il terzo, forse il più forte, resta. Non solo: rinnova. Pronto un prolungamento fino al 2028 con opzione per il 2029. Una conferma, un segnale che sottolinea come per ricostruire ogni stagione serve anche ripartire da basi (e uomini) solide. Delle cessioni ci saranno, ma a settembre Runjaic ritroverà dei punti di riferimento in campo con cui dare una nuova identità a questa Udinese. Con un Thauvin in più.

Continuità nella discontinuità. Sarà anche di modulo? Forse è la domanda a cui ancora nessuno sa trovare risposta. Dal 3-4-2-1 iniziale al 3-6-1 amorfo di fine stagione, passando per un pieno di speranze 4-4-2, è stata proprio la discontinuità tattica l'arma a doppio taglio dell'Udinese di Runjaic. Tanti spunti, mai portati avanti veramente. Per fare il famoso "step in più" serve un'idea forte, in cui i giocatori si riconoscano per seguire il credo dell'allenatore. Senza infortuni il Kosta più coraggioso: a lui ora il compito di scegliere che vestito cucire ai bianconeri nel suo secondo anno.

Un quadro generale che ha impostato i binari, sia quelli diretti che i Pozzo possono controllare che quelli paralleli a stelle e strisce, verso avanti... o forse meglio dire verso l'alto. 

Sezione: Editoriale / Data: Mer 02 luglio 2025 alle 00:38
Autore: Alessandro Vescini
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