Virtus Entella-Pordenone. I ramarri vincono, per la terza volta e sempre in trasferta, contro l’Entella ultima della lista, ma non convincono tra errori e distrazioni di una partita sofferta e in bilico fino all’ultimo istante. Come nella precedente gara contro il Brescia il vantaggio neroverde arriva dopo pochi minuti quando Diaw trasforma un dubbio (ma non certamente regalato) rigore conquistato da Scavone, l’Entella però non accusa il colpo e impegna in più occasioni Perisan alla ricerca disperata del gol del pareggio. La difesa tiene ma le troppe leggerezze del reparto e in generale della squadra si leggono nei numeri: 36% di possesso palla, 60% precisione nei passaggi. Le poche occasioni per il raddoppio arrivano solo dalle pericolose ripartenze di Magnino, Diaw e Ciurria, quest’ultimo riscattatosi nel secondo tempo dopo una prima parte non eccezionale.

È ancora il fante dunque il migliore dei suoi, anche se Diaw, per il gol e per il grande sacrificio, merita di essere qui menzionato. Bene anche Scavone, che si conquista il rigore, e Magnino, che sfiora il raddoppio e nei minuti finali se la cava in una posizione non sua, quella di Berra costretto a uscire perché incapace di sopportare i 90’ appena rientrato dall’infortunio. Male Musiolik, mai incisivo e tre volte in fuorigioco, e Falasco, che si lascia pericolosamente sfuggire Settembrini e rimedia pure un’ammonizione evitabile.

Martedì altro turno infrasettimanale e di nuovo in campo contro la Cremonese, altra squadra a rischio retrocessione. Per cercare una vittoria più serena, la prima in casa, sarà indispensabile lavorare sulla concentrazione e non accontentarsi di una sola rete di vantaggio.

Sezione: Focus / Data: Ven 18 dicembre 2020 alle 22:21
Autore: Alessandro Poli
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