Non è stato facile per mister De Canio mantenere la concetrazione sulla gara di Torino con Totò Di Natale al suo fianco. L'attenzione è tutta sul capitano e sul sua chiusura all'Udinese: "Oggi è una giornata particolare, c'è grande emozione. Non stiamo però celebrando un funerale perché Totò è qui per stimolare i tifisofi a darci un'ultima decisiva spinta verso la salvezza. Lui è il nostro capitano, non ha ancora chiuso. Merita il saluto di tutti, facciamogli fare la sua ultima partita. Dobbiamo festeggiare quello che è un grande professionista dai numeri straordinari".

Domani però c'è di fronte il Torino per una sfida importante in chiave salvezza: "I granata sono una squadra che gioca a calcio in modo semplice e che ha un buon contropiede. Ha delle ripartenze fulminee che posso metterti in grande difficoltà. E' una squadra molto pericolosa e di molta qualità".

Servono punti per chiudere una volta per tutte il discorso salvezza: "Quando sono arrivato qui ho detto che la salvezza si sarebbe conquistata tutti assieme. Tutti devono remare nella stessa direzione per un unico obiettivo. Adesso siamo ad un passo dalla salvezza ma dobbiamo fare anche un ultimo sforzo. Ci serve la spinta del pubblico. E' importante che tutto lo stadio ci aiuti e faccia sentire il calore a questi ragazzi che ce la stanno mettendo tutta".

Non ci saranno grandi novità in chiave di formazione: "Contro il Torino non stravolgerò la squadra. Giocheremo come abbiamo fatto, mantenendo le stesse posizioni. Ora non è il tempo per provare tatticismi particolari, ognuno si deve adattare. La squadra ha capito cosa chiedo tatticamente, tutti si sono dimostrati sempre disponibili. Conteranno le motivazioni. Sono i giocatori che devono dimostrare il loro valore. Devono voler essere protagonisti. Le motivazioni colmeranno i problemi tattici. Quello di Edenilson è un aiuto che ho ricevuto dai suoi compagni e anche dal Direttore Giaretta. In effetti il ragazzo a Milano si è comportato molto bene, fino a quando ha avuto la capacità di essere in ritmo partita. Perica ovviamente lo prendo in considerazione. L'ho buttato dentro anche contro il Napoli quando mi è servito. Io mi fido molto delle motivazioni e dell'entusiasmo dei calciatori. Se hanno talento, qualità e orgoglio, credo che siano le qualità indispensabili per fare bene. Credo che queste componenti ci siano in praticamente tutti i ragazzi del gruppo, soprattutto in quelli che magari hanno giocato di meno".

Domani serve un atteggiamento propositivo: "E' un atteggiamento che deve avere la squadra come successo contro ll Chievo. Maturità tattica e capacità di non farsi travolgere dalle situazioni, mantenendo una lucidità indispensabile. Le partite a questo punto vanno ancora più ragionate. C'è meno tempo per  fare una manovra, ogni errore può essere fatale. La partita deve essere molto razionale, da parte di tutti e in tutti i momenti. Ogni ragazzo sa che ha una parte da interpretare e da svolgere. Quelli nelle posizioni centrali magari possono essere maggiormente coinvolti. La squadra è consapevole di dover fare questi sforzi".

Sezione: Focus / Data: Ven 29 aprile 2016 alle 12:45
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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