Secondo scontro diretto e seconda vittoria in stagione per l’Apu Old Wild West Udine. Dopo aver sbancato Sassari, gli uomini di coach Vertemati conquistano anche Masnago battendo Varese 59-66 al termine di una gara tutt’altro che scintillante, ma interpretata con una solidità difensiva che vale più di qualsiasi fiammata offensiva.

Non servirà un match da copertina per vincere certe partite: serve essere tosti, duri, presenti su ogni pallone. Udine lo è stata per quaranta minuti, soffocando con aggressività e disciplina un attacco varesino che raramente aveva mostrato percentuali così basse. Il 3/30 dall’arco dei lombardi non è solo una statistica impietosa: è il riflesso della pressione continua e dell’attenzione difensiva dei bianconeri.

L’atteggiamento che fa la differenza. Ciò che più colpisce è la mentalità: una squadra che lotta per la salvezza e che, consapevole dell’importanza della trasferta, entra in campo con un atteggiamento guerrigliero. Udine non arretra di un millimetro, controlla il ritmo e si compatta nei momenti più critici.

Il volto del successo è ancora una volta Anthony Hickey, che festeggia il suo 33° compleanno firmando una prestazione magistrale: canestri pesanti, leadership, gestione perfetta dei tempi della partita. Un faro costante per i compagni. Accanto a lui brilla il lavoro sporco e fondamentale della coppia Spencer–Mekowulu, padroni del pitturato e dominanti a rimbalzo, mentre Bendzius imprime il sigillo con un primo tempo di grande impatto, segnando e dando fiducia a tutto il gruppo.

Finalmente, per coach Vertemati, è arrivato il momento di raccogliere quanto seminato. L’Apu è una squadra diversa rispetto a qualche settimana fa: più solida mentalmente, più convinta dei propri mezzi, più equilibrata. Una trasformazione che il tecnico ha voluto sottolineare nel post partita, ringraziando il presidente per la fiducia in un periodo complicato e poco fortunato.

Questi due punti sono ossigeno puro e si sommano a un percorso che, per gioco espresso e partite sfuggite nel finale, avrebbe potuto essere ben più ricco. Bologna, Cantù, Reggio Emilia e Trieste sono ancora ferite aperte: gare nelle quali i bianconeri avevano mostrato qualità ma non sempre la freddezza necessaria nei momenti chiave.

Verso la sosta: riflessioni e opportunità. Ora arriva la pausa per le nazionali, utile per rifiatare ma soprattutto per lavorare con serenità in vista del prossimo impegno casalingo contro Napoli. Due settimane preziose per continuare a costruire identità, automatismi e fiducia. Sul fronte mercato, da monitorare la situazione di Brewton e Dawkins, entrambi poco utilizzati a Varese e considerati tra i principali indiziati in caso di modifiche al roster. Entrambi hanno talento e lampi di potenziale, ma serve più continuità per guadagnarsi spazio e ruolo. La società osserva, valuta, riflette: la vittoria permette di farlo senza pressione e con la lucidità che solo un successo in trasferta può garantire.

Il successo di Masnago vale doppio: per la classifica e soprattutto per la testa. Udine mette un altro mattone nella costruzione della sua salvezza e manda un segnale forte al campionato: questa squadra ha carattere, idee, e finalmente anche i risultati. La strada è ancora lunga, ma la direzione è quella giusta.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 24 novembre 2025 alle 13:26
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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