Cosa resta della partita del "Ferraris"? Il punto conquistato, che permette all'Udinese di tenere un po' di margine sulla zona retrocessione. Visti i risultati delle altre nessuna dietro, Spezia a parte, ha vinto il pareggino va anche bene. Niente di più di questo però.

Contro una squadra in profonda crisi, che non segna in casa praticamente da una vita, che ha lavorato con il nuovo tecnico soltanto due giorni, i bianconeri non riescono a combinare nulla. Zero, zero e ancora zero.

Partita brutta da guardare, lo ha ammesso con sincerità anche Cioffi in conferenza stampa. Il Genoa almeno ci mette intensità, i friulani nemmeno quello. A salvarsi sono davvero in pochi, anzi forse soltanto Silvestri che con un paio di parate decisive ha blindato il risultato.

Vero che c'è l'attenuante covid nessun altro club ha patito come i bianconeri il virus, che gennaio è stato un mese terribile, che la squadra non è mai riuscita ad allenarsi con continuità e di conseguenza la condizione non può essere delle migliori ma il gioco è inesistente. Fosse soltanto una questione fisica non ci sarebbe molto di cui preoccuparsi, in realtà a questa squadra manca una vera identità, manca un'idea di calcio.


Cos'è l'Udinese? Che calcio propone? Non lo sappiamo. Tanti lanci lunghi dalle retrovie a cercare la testa di Beto, sempre solo tra i centrali avversari, qualche sgroppata palla al piede dell'individualista Deulofeu e poco altro. Sulle fasce si fatica a spingere come le qualità dei singoli permetterebbero, il centrocampo da quando ha perso Pereyra non riesce a costruire alcuna trama di gioco. Nessuno nel mezzo detta i tempi, cerca di impostare una manovra di qualità. E questo non può essere soltanto causa del covid e di una forma che purtroppo al momento non ci può essere.

Serve una svolta tattica, tecnica. Serve maggiore qualità, soprattutto a metà campo. Difficile che il mercato in questi ultimi giorni porti in dote un regista. Ci sarebbe Samardzic, che all'Olimpico non aveva fatto male, in attesa del rientro del Tucu. Cioffi però non lo vede, nemmeno a gara in corso. L'allenatore anche contro il Genoa legge male la partita e sbaglia i cambi, tiene fuori Success che le prestazioni dimostrano essere tra i più in palla del momento.

Per due settimane il campionato si ferma, c'è tempo per recuperare dal punto di vista fisico ma questo, almeno per il sottoscritto non basta. Il lavoro da fare è tanto, servono nuove idee, un progetto tecnico in cui i giocatori possano credere veramente. Altrimenti il rischio è di continuare sempre a vivere di folate.
Sezione: Editoriale / Data: Lun 24 gennaio 2022 alle 17:55
Autore: Stefano Pontoni
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