Da giornalisti bisognerebbe limitarsi a commentare quanto si vede, di solito senza esprimere giudizi. Però, vi devo ammettere che dopo l'ultimo mese e mezzo mettere sulla carta (virtuale in questo caso) un'idea su quanto registrato dagli occhi è complicatissimo. Cosa dovremmo dire dopo la partita con la Lazio? Si possono avere tutte le opinioni possibili, ma i numeri sono impietosi: tiri in porta: 0. I biancocelesti sono forti, questo è poco ma sicuro, sul 3-0 però si sono fermati, si sono adagiati sugli allori come si suol dire... e l'Udinese cosa ha fatto? Non è riuscita a costruire una singola manovra che portasse al tiro in porta, alla penetrazione nell'area avversaria. Una cosa del genere non può non far riflettere nel profondo. Qualcuno l'allarme lo lancia dicendo "le altre corrono di più", dopo sei anni la manfrina ha stufato, guardiamo in casa nostra che è meglio e pensiamo ai nostri di limiti, che sono dei macigni attualmente. Magari contro il Napoli arriverà una reazione d'orgoglio, ma non si può andare avanti di soli nervi. Serve qualcosa di più.

Io, ve lo dico a cuore aperto, vedo giocare la squadra e non riesco a sentire quell'affetto che provavo vedendo anche solo l'Udinese di Stramaccioni, per non tirare in ballo il solito, santo, Guidolin. Non si sente quel coinvolgimento che c'era una volta. Lo stadio viene riempito sì, ma chi è in campo il cuore ce lo mette? Guardando i meri risultati non sembrerebbe, si parla di numeri, magari la mia opinione, anzi sicuramente, è sbagliata. Anche perchè assistiamo a errori che sono grossolani. Capiamoci, la Lazio è passata in vantaggio non con una manovra orchestrata alla grande da piedi fatati, semplicemente Milinkovic-Savic è scattato e ha visto i marcatori cadere con una facilità impressionante... ribadisco, fa pensare. Siamo in mezzo a un fiume, Gotti lo ha ripetuto in tutte le salse che non vuole fare il primo allenatore perchè non lo sente nelle sue corde, perchè andargli contro in questo modo? È adulto, vaccinato e con due lauree, sa quel che dice. Lui ha dato la sua disponibilità, forse il suo problema è proprio il non volersi imporre mettendo l'Udinese davanti a una soluzione complicata. Quali sono i nomi per la panchina friulana? Perchè ci è stato detto che un primo allenatore prima o poi arriverà, sì ma quando? Il tempo passa, Gotti, dopo aver chiaramente detto perchè non vuole fare il capo allenatore, lo sta facendo vedere anche in campo. Formazione sempre adeguata al contesto, ma poi durante il match? Lo avete mai visto urlare e sbracciarsi per dare indicazioni? No, perchè non è il suo ruolo, non è il suo compito, lui è un maestro e come tale si comporta, non va mai oltre le righe, nè in campo nè in fuori, si sta perdendo di vista il chi e come deve fare qualcosa.

Pensate al modulo, quanti giocatori stiamo forzando in un 3-5-2 che non ha motivo per essere la base dell'Udinese? Di esterni tutta fascia ce n'è uno solo: Sema. Gli altri sono tutti inseriti a forza. Guidolin fece un miracolo trasformando Pereyra e Isla da giocatori di fascia a mezzali, ma chi aveva a disposizione? Basta e Armero, ve la ricordate la prima annata del colombiano? Andò in doppia cifra di assist, una scorpacciata. Larsen non nasce esterno, è un terzino, ha fatto quello da quando si è approcciato al calcio, lo si vede quando va al cross, ne ha fatto uno solo buono in 14 partite, sfruttato da Okaka, il danese è migliorato sicuramente tanto, ma se una cosa non gli appartiene, non si può pretendere che diventi qualcosa che non è. A sinistra invece? Sema è arrivato come oggetto misterioso, ora senza scoppiano i problemi. La prima volta è stato messo Larsen a sinistra e Opoku a destra, ma il ghanese è un centrale, è un giocatore difensivo, perchè dev'essere costretto a fare qualcosa che non è in grado di fare come scattare e saltare l'uomo o crossare? Contro la Lazio invece è stato messo sulla fascia mancina Samir, un difensore centrale. Nell'annata di Delneri e Iachini il brasiliano, tanto criticato in questi anni, ha fatto una grande stagione come terzino sinistro, è un giocatore di difesa, non d'attacco, non si può pretendere che ora diventi improvvisamente un esterno puro.

Come si può pretendere dunque che giocatori messi a fare compiti non loro poi giochino con passione? Già c'è De Paul che è "esposto a un'attenzione mediatica maggiore" (https://www.tuttomercatoweb.com/serie-a/udinese-marino-de-paul-esposto-ad-aspettative-e-pressioni-maggiori-1320876). Il nostro diez dunque "potrebbe" essere distratto. Se c'erano dubbi su questo con la Lazio sono diventati certezze. Contro il Napoli sarà di nuovo al suo posto, ma da lui per primo dovrebbe partire la passione per questa maglia e per questa squadra, visto che, con Lasagna tenuto in panchina visto il momento complicato, è il capitano. Non è possibile che anche RoD fascia al braccio inizi a stare con le spalle basse e il petto in dentro. Servono testa alta e spalle alte, siamo l'UDINESE! Una squadra che negli ultimi 25 anni ha fatto un qualcosa che ha del miracoloso.

Vogliamo buttare via tutto così? Costringendo alcuni giocatori ad adattarsi a un solco che non sentono loro e lasciando che altri invece stiano in campo mogi come se indossare questa maglia fosse una costrizione e non un onore? Ci sia una reazione, una frustata d'orgoglio, così non va, non va e non va. Sarebbe da ripetere sei volte come le stagioni in cui stiamo patendo per salvarci. Non si capisce perchè una società che è sempre stata un modello per tutti ora si sia rintanata in un silenzio che in realtà è rumorosissimo è forse crea ancora più angoscia tra noi appassionati e tifosi.

Chiudo riprendendo quanto detto sempre da Marino, un DT che su questa squadra la sa lunga, molto più lunga di me: "Più che arrabbiati siamo preoccupati per il modo in cui il risultato è maturato perchè la squadra in questa partita ci ha mostrato dei lati che non aveva assolutamente evidenziato come l'approccio al match da un punto di vista di concentrazione mentale e soprattutto di non essere stata adeguata a tenere aperta la partita per tutti i 90 minuti" (https://www.tuttomercatoweb.com/udinese/?action=read&idnet=dHV0dG91ZGluZXNlLml0LTcyMzc1). Però per favore il ritiro sia veramente usato per ridare passione a questi ragazzi, perchè è questo che sta venendo meno, di Udinesi (perdonate il plurale improprio) in ritiro ne abbiamo viste tantissime, spesso senza risultati, sia questo un momento di grande riflessione, ve lo chiediamo per favore... perchè ritrovarsi il lunedì mattina a parlare sempre di una brutta sconfitta e dei soliti argomenti triti e ritriti fa male, molto male. Noi vogliamo parlare bene di questi ragazzi, non male, vogliamo trovare del buono, magari anche quando non c'è (7-1 di Bergamo), ogni giorno, però così a rendercelo difficile sono proprio i colori che seguiamo con passione.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 03 dicembre 2019 alle 10:00
Autore: Davide Marchiol
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