Si conclude un 2025 storico per l'APU Old Wild West Udine. In un anno così lieto per la squadra bianconera, la lista dei momenti migliori sarebbe molto lunga, ma ci siamo limitati a sceglierne tre che sicuramente ogni tifoso può condividere.

La prima data che ritorna in mente è quella del 13 aprile. In un Palasport Carnera Credifriuli gremito arriva una Rimini che in classifica dista soltanto 4 punti e ha regalato una delle poche sconfitte del campionato. La squadra di coach Dell'Agnello ha dato filo da torcere per tutta la stagione, insidiando il primato bianconero: a tre giornate dalla fine, una vittoria da parte dei padroni di casa significherebbe la matematica promozione diretta, mentre una sconfitta metterebbe a rischio la posizione di capolista. La gara è tesa e si gioca punto a punto: dopo aver chiuso la prima metà di gara in svantaggio, Udine piazza la stoccata decisiva grazie a un terzo quarto da 28 punti e alle prestazioni di Alibegovic (21 punti) e Johnson (15 punti e 10 rimbalzi). Alla sirena finale il palazzetto è una bolgia: Udine ha una squadra in Serie A dopo 16 anni.

Nel corso dell'estate l'entusiasmo attorno alla squadra di coach Vertemati è ulteriormente aumentato, come dimostra anche la spasmodica corsa agli abbonamenti, terminati nel giro di pochi giorni. L'attesa per rivedere l'APU in Serie A è cresciuta in maniera esponenziale una volta annunciato il programma del campionato: i tifosi cerchiano sul proprio calendario la data dell'11 ottobre, la prima partita in casa contro nientemeno che la Virtus Bologna campione d'Italia. Udine gioca una gara pressoché perfetta, limitando a 12 punti la squadra di Ivanovic nell'ultimo quarto e portando la contesa al supplementare: a 29" dalla fine è +4 per l'APU, poi un pizzico di inesperienza e disattenzione portano al ribaltone e alla vittoria ospite per 80-82. Chi l'avrebbe mai detto solo pochi mesi prima che i bianconeri sarebbero usciti dal Carnera Credifriuli tra gli applausi con il rammarico di aver perso una partita quasi vinta contro i campioni in carica? 

Da quella gara, l'APU in casa colleziona una serie di buone prestazioni senza arrivare mai alla vittoria. L'incantesimo viene spezzato nella sfida contro Napoli lo scorso 7 dicembre, davanti a un palazzetto ancora una volta tutto esaurito. La settimana che porta alla partita non è tra le più semplici: arriva Semaj Christon ma Anthony Hickey viene sospeso in via cautelare dopo aver fallito il test antidoping. Sarà proprio il nuovo il nuovo innesto il mattatore della gara: l'ex Oklahoma City Thunder si presenta al suo nuovo pubblico con 27 punti in altrettanti minuti, che insieme ai 18 di Bendzius permettono ai friulani di avere la meglio sulla squadra partenopea. Arriva finalmente una vittoria casalinga, la prima in Serie A per Udine dal 22 marzo 2009 (Snaidero-Eldo Caserta 89-74). 

Momenti bellissimi che restano scolpiti nella memoria dei tifosi e al quale ogni appassionato lega le proprie emozioni. Se il 2025 è stato un anno denso di soddisfazioni sportive, l'augurio è che il prossimo sia ancora più ricco per tutti i fan della palla a spicchi.

Sezione: Basket / Data: Mer 31 dicembre 2025 alle 17:22
Autore: Francesco Maras / Twitter: @francescomaras
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