Luigi Turci ha commentato sulle pagine dell'edizione odierna del Messaggero Veneto il ballottaggio tra i portieri in casa Udinese. L'ex estremo difensore bianconero ha spiegato che la scelta per la prossima gara dovrebbe ricadere su Okoye, "perché il nigeriano ha potenzialità enormi e adesso farei di tutto per recuperarlo sotto ogni aspetto, quindi più gioca e prima recupera le componenti legate al ruolo che l’inattività gli ha fatto perdere a inizio stagione a causa della squalifica, come si è visto nell’ultimo periodo in cui il rendimento è scemato fino all’espulsione di Firenze che ha messo un punto".

Secondo l'ex bianconero, tenere Okoye in panchina contro il Como potrebbe avere diversi risvolti: "Dipende molto dal messaggio che si vuole passare, per esempio il bisogno di una pausa utile a riprendersi dal punto di vista psicofisico, e in questo caso solo chi vive gli equilibri all’interno dello spogliatoio può essere a conoscenza della situazione venutasi a creare, e quindi delle necessità. Tuttavia, non dimentichiamoci che Okoye non è rientrato da un infortunio dopo i due mesi di assenza, ma da una squalifica legata a provvedimenti disciplinari che possono avere pesato molto sugli equilibri personali".

"In questo momento la fiducia è fondamentale - continua Turci - ma c’è anche la valutazione tecnica legata all’enorme potenziale e al confronto con quello di Sava, il suo secondo, che a inizio stagione non è riuscito a dare la sicurezza e l’affidabilità mostrata lo scorso anno, di conseguenza è per l’affidabilità che Runjaic ha scelto Padelli contro la Lazio, e non il romeno"

Proprio Padelli è stato protagonista di un'ottima prestazione nell'ultimo turno di campionato: "Per prima cosa bisogna fare i complimenti a Daniele che conosco bene anche per i trascorsi insieme alla Sampdoria. Ha saputo farsi trovare reattivo, pronto e affidabile, e guai a pensare che sia scontato. Vuol dire che Daniele ha ancora l’entusiasmo e che è rimasto “sul pezzo” anche da terzo alle spalle di Okoye e Sava, e ne aumenta i meriti perché non è facile togliere il coniglio dal cilindro alla bisogna, dando anche l’idea di dominare il ruolo per tutto l’arco della partita come ha fatto. Ha quindi fatto il suo, garantendo l’affidabilità e l’esperienza".

Pur potendo contare in rosa anche su Nunziante, per l'ex portiere non è il caso di considerare al momento questa opzione: "Si è scelta l’esperienza rispetto all’incognita, pur sapendo delle potenzialità di Alessandro. Di certo non si è riproposta la stessa situazione dell’esordio di Scuffet a Bologna per gli infortuni di Brkic e Kelava".

Sezione: Notizie / Data: Mar 30 dicembre 2025 alle 08:36
Autore: Francesco Maras / Twitter: @francescomaras
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