Che Francesco Guidolin non abbia intenzione di restare ancora a lungo sulla panchina dell’Udinese è una cosa ormai abbastanza evidente. Il tecnico di Castelfranco, nonostante l’indubbio legame con la squadra e la città, ha più volte manifestato un certo malessere con varie esternazioni: dal “Sono io che non sono capace di vincere in Europa” al “Sono pronto a farmi da parte”, fino alle più o meno dirette frecciatine al pubblico friulano. Negli ultimi tempi, inoltre, Guidolin fatica anche a far quadrare le cose, non riesce più a fare giocare la squadra come faceva fino allo scorso anno quando uno strepitoso finale di campionato regalò 8 vittorie consecutive, giocando anche un gran calcio.

Recentemente il Mister ha dichiarato, una volta di più, di avere l’assoluta volontà di concludere la sua carriera italiana da allenatore sulla panchina dell’Udinese, ma di desiderare fortemente di andare in pensione soltanto dopo aver guidato una compagine estera. Tutte queste cose messe insieme fanno pensare che l’addio sia imminente (leggi fine stagione); la stima tra società e allenatore è reciproca, tanto che nessuno in sede si è mai sognato di esonerare il tecnico neanche quando le cose andavano tutt’altro che bene. Ma è altrettanto vero che, se non ci dovesse essere un deciso cambio di rotta in questi ultimi mesi di campionato una decisione, da una parte o dall’altra, a giugno sarà presa. Il contratto che lega Guidolin all’Udinese è ancora lungo, pertanto è lecito aspettarsi che nel caso di separazione questa sia decisa di comune accordo.

Ma, prendendo per vera questa ipotesi, cosa ci si deve aspettare dal futuro? Le scelte, chiaramente, non mancano essendoci tanti allenatori liberi e tanti altri che si libereranno a giugno. Quasi sicuramente il tecnico sarebbe italiano, come da tradizione; l’ipotesi più reale al momento sembra essere quella di Gianfranco Zola, tecnico legatissimo alla società e stimato in via assoluta dalla famiglia Pozzo. L’ex allenatore del Watford, dimessosi sul finire del 2013, dovrebbe essere la prima scelta della società friulana, e potrebbe anche essere una scelta interessante per intraprendere un nuovo cammino. Zola è un tecnico giovane ma bravo, capace di lanciare i giovani come è successo lo scorso anno con Vydra e che, sicuramente, propone un calcio più offensivo di Guidolin. E proprio questo potrebbe portare l’Udinese a optare per il tecnico sardo, dal momento che la rosa ha un potenziale offensivo di tutto rispetto, ma che per il momento è ancora in gran parte inespresso.

Altre ipotesi, più o meno fantasiose, potrebbero essere quelle dei friulani Delneri (al momento libero da qualsiasi impegno) o Reja (qualora non dovesse raddrizzare la stagione della Lazio e, quindi, lasciare il posto ad altri a fine stagione).

Scartata l’ipotesi estera, Zola resta quindi al momento il favorito numero uno.

Ma adesso ci sono ancora 13 partite da giocare al massimo e un obiettivo, ormai l’unico, da raggiungere. Adesso c’è solo da mettersi a testa bassa, lavorare e giocare senza altre distrazioni. L’ambiente friulano sicuramente aiuterà in questo senso, vista la classica tranquillità con cui si può lavorare a Udine. Poi, a tempo debito, ognuno tirerà le sue conclusioni e farà le sue valutazioni.

Tutto, quindi, rimandato a giugno.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 28 febbraio 2014 alle 20:15
Autore: Davide Gani
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