Non era decisamente questo l'avvio di 2021 che tutti ci auguravamo per l'Udinese. Un punto in tre partite, in un calendario che si sapeva essere difficile, ma che poteva anche regalarci decisamente più soddisfazioni. Guardando i punteggi non sembrerebbe esserci un problema gol, con 4 marcature in tre partite. Come sappiamo però i numeri non dicono sempre tutto con una rapida occhiata, vanno analizzati un po' più a fondo e così vediamo che sia contro il Bologna che contro il Napoli i bianconeri hanno capitalizzato pochissimo, gettando alle ortiche punti che stavano diventando sulla carta semplici da conquistare. Nella sfida del Friuli (Dacia Arena) contro i partenopei le zebrette hanno avuto almeno quattro chance pulitissime per battere Meret e addirittura passare in vantaggio contro la banda di Gattuso che, dopo il vantaggio iniziale, si era seduta. Invece ci ritroviamo a commentare l'ennesima sconfitta.

Diventa difficile fare delle analisi che non si limitino a constatare solo la mancanza di una cattiveria offensiva che, unita agli errori di una difesa mai saldissima senza il suo leader Nuytinck, sta facendo scivolare sempre più indietro l'Udinese in classifica. Però anche contro il Napoli la squadra guidata da Gotti ha fatto la partita che ci si aspettava, nonostante l'assenza di tanti elementi importanti. Il 3-5-1-1 inizialmente è macchinoso, viene regalato il vantaggio al napoli con un'ingenuità di Bonifazi, ma poi la squadra inizia a mettere in mostra le sue qualità e le palle gol più pericolose sono proprio quelle friulane. Lasagna approfitta di un Rrahmani decisamente sottotono per pareggiare, poi la velocità dei vari De Paul, Pereyra, Molina e Larsen crea seri problemi agli ospiti. Però tutti, KL15, in primis, davanti a Meret falliscono, tirando o addosso al portiere o fuori. Viene scoperto così il fianco alla possibile beffa, che arriva puntuale con Bakayoko, bravo ad approfittare del troppo spazio che gli è stato concesso su un piazzato regalato.

Nel post partita se ne sono dette tante, tra chi critica i cambi di Gotti, chi invece rivede i soliti fantasmi e chi ancora parla ancora solo di sfortuna. Però la base di tutto è in realtà molto semplice, con un gol in più ci sarebbe stato poco da ridire e l'Udinese avrebbe incamerato uno o addirittura tre punti. Nel calcio bisogna buttarla dentro, è la regola fondamentale e i deputati a farlo in casa bianconera stanno steccando in questo senso. Tutto il resto è di contorno, la squadra crea, ha un'idea di gioco, per quanto non particolarmente originale vista che è basata sul contropiede come spesso accade, ma l'idea c'è e i giocatori sanno applicarla. Là davanti bisogna svegliarsi, o qualsiasi correttivo sarà solo l'ennesimo brodino a un problema ormai cronico e che in queste stagioni ha avuto solo qualche periodo di calma prima di riesplodere. La società intanto manda la squadra in ritiro, vedremo se basterà affinché i ragazzi davanti al portiere recuperino freddezza, smettendo di sbagliare occasioni facili che rischiano di costare tantissimo a chi di colpe sicuramente ne ha, ma meno rispetto a chi scende in campo ostinandosi a commettere errori evitabili e in fotocopia.

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 12 gennaio 2021 alle 16:39
Autore: Davide Marchiol
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