Altra batosta a Torino, altro passaggio a vuoto allo Stadium. Per noi la brutta figura contro la Juve sembra essere diventata ormai una triste consuetudine. Non c'è nulla di cui andare fieri, ben s'intenda, nessuna nota positiva da appuntare, zero, nulla di nulla. Un 4 a 0 brutto, anzi bruttissimo, che vorremmo al più presto di dimenticare. L'avrebbero potuta sospendere dopo la prima mezz'ora per manifesta inferiorità. 

Nessuno chiedeva il passaggio del turno. Lo scrivevo ieri mattina, al 99% la Juve era imbattile. Bastava guardare le formazioni iniziali per capire che si trattava di una missione pressochè impossibile per i nostri. I soli Dybala e de Ligt - dati Transfermarkt - valgono più di tutta la rosa friulana messa assieme. Parliamo, quindi, di due mondi completamente diversi, di una squadra che da una decade domina in Italia e cerca di farlo anche in Europa, piena zeppa di campioni. Le seconde linee di Sarri potrebbero vincere lo scudetto, e ho detto tutto. Troppo forti, e su questo non vi è dubbio alcuno.

Forti ma anche affamati, cosa che invece all'Udinese è mancata. Prestazione da pancia piena, non si di cosa, la nostra. Eppure che in campo ci sono andate le seconde linee, quelli che fino ad oggi non avevano trovato molto spazio. Avrebbero dovuto, almeno teoricamente, essere pronti a tutto pur di dimostrare a Gotti di valere una maglia da titolare. No, sparring partners della festa juventina, tutto troppo troppo facile

La sconfitta ci sta ma non così, senza giocare, senza almeno provarci. E' questa la cosa che ha dato maggior fastidio, giustamente, ai tifosi, vedere una squadra che non lotta, che non si suda la pagnotta. Ci si aspettava maggiore impegno e non una partita che facesse pensare a tutta Italia, che ieri s'è vista la gara in chiaro sul primo canale della rete nazionale, che l'Udinese si è scansata. E' stato questa l'etichetta che c'è stata affibbiata e non fa assolutamente piacere. 

Venti giocatori tutti sullo stesso livello? Anche no. Nicolas torni a fare il secondo, anche il terzo. La prossima volta si faccia giocare Perisan piuttosto, giovane friulano che da tempo aspetta la sua occasione. Dietro malissimo, imbambolati. Higuain, Dybala e Costa si sono divertiti, giocando liberamente e senza alcun ostacolo, il gol del vantaggio è dal play station, noi fermi. Metà campo disastrosa, ieri sera s'è capito perché Walace è rimasto fino ad oggi un oggetto misterioso. L'acquisto più importante dell'estate si è distinto soltanto per lentezza di gambe e di testa. Vuole tornare in Brasile? Se il giocatore è questo non lo rimpiangeremo. Un po' meglio Barak, almeno per l'impegno ma il ceco che avevamo ammirato al primo anno in Friuli è un lontano parente di quello attuale. Davanti basta dire che non abbiamo mai calciato in porta, Buffon non credo si sia fatto la doccia, guanti puliti. Ah dimenticavo, Teo un flop, lo si ceda al più presto, penso sia d'accordo anche Marino. Se non sta bene, ancora, se fisicamente è questo purtroppo non può giocare in A. Costato tanto, reso quasi nulla.

Ora testa al campionato, al Milan. Con un'altra squadra, con altre motivazioni. 

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 16 gennaio 2020 alle 13:28
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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