Daniele Pradè, un uomo forte al comando dell'Udinese. In questi anni, non me ne vogliano i vari direttori sportivi che si sono succeduti nell'ultima diastrosa era bianconera, si era sentita davvero la mancanza di una figura di spessore che potesse prendere le redini della squadra.

Troppo solo Gino Pozzo per poter far tutto, troppo impegnato anche altrove per poter seguire con la giusta attenzione l'Udinese. Sì, perché c'è anche il Watford, non una squadretta ma una realtà che milita in un campionato grosso come la Premier League, e Gino non ha purtroppo ancora il dono dell'ubiquità. 

La rivoluzione, tanto auspicata da noi tifosi dopo una stagione pessima come quella appena trascorsa, ha portato ad un uomo che finalmente può decidere ed agire con autonomia e responsabilità. Pradè si muove, tratta, lavora, taglia e cuce da solo. Ovvio, a Gino (coadiuvato dal suo fido Vagheggi) spetta ogni decisione finale, ma non stiamo parlando, come in altri casi precedenti, di una figura solo di facciata. 

E i benefici, in appena un paio di settimane, si stanno già iniziando ad intravedere. Il cambio di marcia c'è, il modo di operare è diverso. Tanto che l'Udinese è passata dal seguire un tale Opuku dal campionato tunisino, ad andare a chiudere per Mandragora, in prospettiva, uno dei migliori centrocampisti italiani in circolazione. Un primo passo insomma, sempre con il beneficio del dubbio e con la diffidenza di chi come noi si è visto tradito più e più volte, è stato fatto.

Che Udinese si sta costruendo? Se queste sono le basi e se veramente si farà pulizia all'interno dello spogliatoio credo che nella prossima stagione potremo forse tornare a divertirci davvero allo stadio. Pradè, direttore che tra l'altro ha un spessore non indifferente e un certo peso in Italia anche nei confronti degli altri club, tassello dopo tassello può dare in mano a Velazquez una rosa ben costruita, con una precisa filosofia. 

Presto per parlarne? Ancora sì ma voglio riporre la mia fiducia su chi in passato ha dimostrato di avere grandi competenze 

 

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 25 giugno 2018 alle 12:34
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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