Siamo ancora vivi.

E a tenerci in vita, incredibilmente, è un gol di Success al 92esimo. Il nigeriano è il protagonista che non ti aspetti. Lui, che con Cioffi era finito ai margini, (forse anche giustamente viste alcune sue prestazioni al di sotto della decenza), lui che la porta ha sempre fatto fatica a vederla in carriera, lui che con Udine e l'Udinese sembrava aver ormai chiuso, schiaffa dentro un pallone pesantissimo. 

Proprio in quei finali, che per noi quest'anno sono stati sempre fatali, troviamo allora quella fiammella di speranza per affrontare i prossimi tre scontri diretti che decideranno il nostro destino.

Risultato cruciale quello contro il Napoli e vi spiego il perché. Il punticino rosicchiato nel recupero fa bene alla classifica (cambia tanto essere a -2 e non a meno -3 dal quart'ultimo posto, ce ne accorgeremo quando andremo a tirare le somme di questa stagione), al morale (pareggiare in questo modo un pizzico di entusiasmo te lo dà per forza), agli uomini (in un momento in cui hai davvero bisogno del contributo di tutti hai ripescato dal dimenticatoio Success, hai capito che puoi contare anche su Davis).

La reazione (piccola ma c'è stata) è arrivata nel momento più complicato di tutti. Quando dopo il raddoppio di Osimhem (annullato per pochi centimetri dal Var, ringraziamo per una volta la tecnologia) anche il tifoso più fiducioso pareva essersi rassegnato. Spalti che si stavano svuotando, cori contro la dirigenza eppure Cannavaro in qualche modo è riuscita a riprenderla. C'è tanto del tecnico in questo pareggio: coraggio, voglia di giocarsela fino alla fine, di provare il tutto per tutto mettendo in campo ogni possibile risorsa offensiva. È lui, infatti, a dare la scossa con dei cambi coraggiosi, cosa che i suoi predecessori non sono purtroppo mai stati in grado di fare. Saper leggere la partita e provare a correggerla in cosa: al campione del mondo va dato merito. 

Così, però, non basta. Contro Lecce, Empoli e Frosinone serve ancora di più. Lo ha ammesso in maniera sincera lo stesso Cannavaro in conferenza stampa. Se vuoi salvarti devi andare a prenderti la partita, spingere sull'acceleratore, non essere sparagnino e timoroso come lo sei stato molte volte nell'arco della stagione soprattutto contro le squadre di pari livello.

Lunedì il Lecce potrebbe essere già salvo? No, non si fanno calcoli, non ci si può aggrappare ai risultati delle altre. La salvezza passa da te e basta.

Al via del Mare sarà fondamentale avere a disposizione tutti gli uomini migliori (e non intendo solo tecnicamente ma anche a livello di personalità). Il ritorno di giocatori chiave come Payero e Perez, magari il recupero almeno di Lovric (Thauvin non sembra potercela fare) e di Pereyra saranno fondamentali. 

A questo punto della stagione gioca chi ci crede veramente, chi si è calato nella situazione, chi ha capito il significato che ha restare in Serie A per questa società. Per raggiungere una salvezza in salita serve una squadra determinata e convinta, punto. Ovvio che non sarà facile. Le prossime tre partite saranno per forza intense e combattute, con le nostre dirette rivali che daranno tutto per ottenere punti e mandarci in B. Ogni minuto sul campo sarà importante e ogni scelta, mossa, giocata, diventerà fondamentale.

Rimaniamo uniti e concentrati fino alla fine. La determinazione e lo spirito di sacrificio di tutti saranno essenziali per superare questa enorme sfida

Sezione: Editoriale / Data: Mer 08 maggio 2024 alle 12:40
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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