Situazione difficile, al momento, in casa Udinese. Anche il Corriere della Sera analizza la situazione in casa bianconera:

Dal centro alla periferia, le marcature saltano che è un piacere. Prendiamo Udine, 19 stagioni consecutive in serie A, le ultime tre con piazzamenti a dimensione continentale, una proprietà (la famiglia Pozzo) lungimirante, un tecnico (Guidolin) di categoria superiore, decine di talenti inventati dal nulla. Se esistesse un paradiso terrestre applicato al pallone, di certo i suoi abitanti parlerebbero furlan. Udine è un modello virtuoso che in tanti hanno cercato di riprodurre e in pochi sono riusciti ad avvicinare, nel firmamento di questo calcio con poche idee e per giunta confuse l’Udinese è una sorta di stella cometa. Eppure è stato sufficiente che la corrente annata sociale abbia preso una brutta piega e che i bassifondi della classifica abbiano inghiottito gente che aveva fatto il callo ai superattici con vista sull’Europa per scatenare la contestazione degli ultrà, i faccia a faccia di stampo giacobino con i presunti colpevoli, le pubbliche adunate da santa inquisizione. In sintesi: se anche Udine sbraca alle prime difficoltà, significa che dovremo abituarci al peggio. Perché, come dimostrano pure gli ultimi accadimenti livornesi — il presidente Spinelli che prova a richiamare Davide Nicola, l’allenatore cacciato soltanto una settimana fa —, evidentemente il peggio deve ancora venire

Sezione: Notizie / Data: Mer 22 gennaio 2014 alle 17:15
Autore: Francesco Digilio / Twitter: @@FDigilio
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