L'Udinese gioca una delle sue migliori partite quest'anno. Non può essere merito di Oddo, giunto da pochi giorni e come lui stesso ha ammesso ai microfoni di Sky, ma indubbiamente pare che il nuovo allenatore abbia tolto un po' di tensione dalla testa dei giocatori. Il nuovo modulo, o forse dovrei dire il vecchio modulo, non ha portato molti miglioramenti. La differenza la hanno fatta le motivazioni, quelle che troppe volte sono mancate nelle prime partite. L'Udinese, lo ripeto e lo ripeterò fino all'ultima giornata, è stata costruita bene, è una squadra forte che dovrebbe tranquillamente stare dalla parte sinistra della classifica. Gli errori della società non sono certo il mercato estivo; si chiamano assenza, supponenza e settore tecnico (e non intendo i due allenatori finora accomodati sulla panchina).

Se alla fine della gara mi sono ritrovato un sorriso sul volto, un po' di quel cinismo che questi ultimi anni mi hanno messo addosso mi ha portato subito una ruga sulla fronte. I giocatori correvano e si impegnavano perché davanti c'è il Napoli, importante sbocco del mercato bianconero, o perché ci credono?

Se Danilo anche oggi ha giocato un primo tempo praticamente fermo, commettendo vari errori, è oggettivamente cresciuto nel secondo quando ha spazzato ed è intervenuto con tempismo su molti palloni. Samir ha fatto l'inverso, ma poco conta. Fatto sta che la nostra difesa ha giocato bene. Altro non fosse per quell'errore di Angella appena prima del rigore. Se Danilo & Co. Sbagliano le partite contro squadre deboli (le vittorie regalate a Spal e Cagliari portano la sua firma), Angella mostra i propri limiti contro le grandi (Roma e Napoli). Inutile dire che per il campionato che dobbiamo fare è molto più grave il “disimpegno” dei brasiliani di domenica scorsa, quando da soli hanno deciso, in campo, l'esonero di un Delneri che di suo lo meritava solo per la formazione mandata in campo, non certo per il risultato finale.

Bene il centrocampo, dove il solo Fofana appare ancora in netto ritardo di condizione. Benissimo Barak e De Paul. Magnifico Adnan. La partita di oggi pare aver spostato il baricentro dei problemi più avanti, perché abbiamo schierato due seconde punte come prima punta, mettendoli in difficoltà. Puoi farlo contro il Napoli, ma allora serviva qualche contropiede in più nella prima frazione; non puoi farlo contro Benevento e squadre alla nostra portata, contro le quali dovremo tornare a segnare come abbiamo sempre (quasi, visto Cagliari) fatto.

Visto dal basso del tifoso, devo dire che questa partita mi lascia speranza per il futuro. Era bello vedere tanti passaggi e l'Udinese giocare nella metà campo del Napoli (solo il secondo tempo, ma basta e avanza visto l'avversario). Vista dall'alto, è l'ennesima partita che abbiamo perso per un errore in difesa, nessuno che aiuta chi sbaglia (Maggio chi lo seguiva? il rimpallo di Scuffet chi lo prende?) e dove non siamo stati decisi sotto porta avversaria (solo i tiri da lontano dell'ottimo Barak). E per l'ennesima volta, ci siamo svegliati solo dopo aver preso il gol, per l'ennesima volta alla mezzora.

La bella partita partita di oggi è l'inizio di un cambiamento o solo la vetrina di giocatori che se ne vogliono andare e snobberanno le prossime partite con squadre meno “blasonate”? Ci rivediamo fra quattro partite...

Sezione: Editoriale / Data: Dom 26 novembre 2017 alle 17:34
Autore: Giacomo Treppo
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