La FIFA ha approvato la sconfitta a tavolino in caso di episodi di razzismo

La FIFA ha approvato la sconfitta a tavolino in caso di episodi di razzismo. Il provvedimento è stato reso noto durante il 74º congresso, tenutosi a Bangkok. Il presidente Gianni Infantino ha annunciato 5 aree di intervento, con cui la Federazione ha in mente di dare un chiaro segnale.

La prima riguarda regole e sanzioni: il razzismo sarà regolamentato in maniera autonoma nel Codice comportamentale della FIFA, con sanzioni più severe, come la sconfitta a tavolino.

In caso di episodi discriminatori verranno messe in atto azioni ben precise già in campo, come riportato dal secondo nucleo di intervento: il gioco verrà prima interrotto, poi sospeso e infine addirittura abbandonato, se necessario. Per identificare questo tipo di situazioni è stato introdotto anche un nuovo gesto, con i quali i giocatori potranno rivolgersi all'arbitro in maniera inequivocabile. Il segretario generale Mattias Grafstrom ha infatti affermato: "Interromperemo, sospenderemo e arriveremo ad abbandonare il campo in caso di razzismo, introducendo un gesto globale standard per garantire che i giocatori comunichino episodi di razzismo e gli arbitri fanno in modo che si attui la procedura in tre fasi. Il gesto è che i giocatori alzino le mani e incrocino i polsi, in modo che l'arbitro capisca subito che si è verificato un episodio di razzismo". 

La FIFA si impegna poi a far sì che in ogni paese del mondo il razzismo venga riconosciuto come un crimine e che sia punito con la severità che merita. A questa terza area di intervento si collega la quarta, legata all'educazione delle nuove generazioni. "Nessun bambino nasce razzista", sottolinea giustamente la Federazione, che promuoverà iniziative in collaborazione con scuole e governi per fare in modo che in futuro questa piaga sia estirpata.

Per monitorare e migliorare sempre più efficacemente queste introduzioni, la quinta area di intervento prevede la creazione del "Players' Anti-Racism Panel", ossia di un di comitato composto da ex giocatori il cui compito sarà proprio quello di sorvegliare il corretto implemento di queste 5 norme.