Tutto troppo bello. Che goduria!

Non potevamo immaginare una trasferta all'Olimpico migliore di questa. Contro la Lazio, nel momento probabilmente più buio di questa travagliata stagione, è arrivata una vittoria pesantissima per la classifica. Tre punti che possono cambiarti davvero l'intera stagione.

Quella dannata rincorsa alla salvezza ora si fa meno sofferta di quanto si fosse pensato soltanto 48 ore fa. C'è ancora tanto da fare, c'è da spingere sull'acceleratore perché così ancora non basta ma questa è sicuramente un'iniezione di fiducia pazzesca, per tutti, tifosi compresi

Oggi non voglio parlare di tattica ma di atteggiamento, di determinazione, di voglia. Ecco, ieri sera ho visto tutto questo finalmente messo in campo. A tratti ho rivisto la vera Udinese di Cioffi, quella che mi fece divertire due primavere fa: coraggio, pressing alto, ripartenze velocissime, quella sana cazzima indispensabile per battere una squadra tecnicamente più forte.

Se sei scarso veramente partite così non le fai e tanto meno le vinci. La testa ha fatto la differenza, ne sono convinto. La presenza del paron Gianpaolo Pozzo in settimana è stata assolutamente fondamentale. Ieri all'arrivo nell'hotel del ritiro, credetemi, si percepiva che l'aria era diversa. E pure pronti, via sembrava potersi subito male, ci è voluto anche un pizzico di fortuna per far sì che la botta di Zaccagni al 4' stampasse sul palo. Sulla bomba di Lovric parata da Provedel è cambiata l'inerzia del match. La bravura dell'Udinese è stata quella di superare le difficoltà iniziali, di andare oltre le proprie paure e iniziare a giocare, di tirare fuori quella forza necessaria per strappare i tre punti. 

Al di là degli interpreti (ieri un fenomenale Thauvin, accompagnato da un sorprendente Zarraga e da un ritrovato Pereyra), è questa la squadra che vogliamo sempre vedere in campo. A cominciare da sabato prossimo quando al Friuli arriverà il Torino. Prova di maturità, evidente: Pereyra e compagni sono chiamati a trovare quella continuità di rendimento che mai hanno avuto quest'anno.

Cioffiducia, riassumo così, nella maniera più sintetica possibile il mio pensiero. Spero da qui alla fine di non essere smentito. Ora mi taccio, perché l'entusiasmo è tantissimo e il mio pensiero rischia di essere inebriato dal risultato. Come diceva Guidolin, "Stin calmuts" e continuiamo a pedalare. 

Sezione: Editoriale / Data: Mar 12 marzo 2024 alle 23:02
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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