La sfida alla capolista è sempre una delle più attese in Friuli e non ha bisogno di molte presentazioni. Il valore della Juventus è noto a tutti come ricorda mister Guidolin nella conferenza stampa della vigilia: "Non servono tante parole per presentare la Juve, è un rullo compressore. La squadra migliore, la più continua e la più forte della Serie A. In tre anni è costantemente cresciuta in termini di rendimento. La dirigenza ha sviluppato un programma intelligente di inserimento graduale di giocatori importanti e ha creato una compagine in grado di competere con le big d'Europa. Con tutto il rispetto per il Galatasaray di Mancini se la sfida di Champions League in Turchia si fosse giocata su un terreno normale la Juventus avrebbe proseguito la corsa nella massima competizione europea".

 

Cosa avete sofferto maggiormente nelle sfide con la formazione di Conte? Forse la fisicità?

"Una grande squadra ha tante qualità e la fisicità è una di queste, ma non è la più importante. Nonostante siano più forti di noi e più forti delle altre squadre di Serie A, a Torino abbiamo perso solo nei minuti di recupero. Quando giochi contro la Juventus devi saper soffrire".

 

E' l'Udinese l'ultimo scoglio verso il  terzo scudetto consecutivo della formazione piemontese?

"Non conosco il calendario della Juve, ma sento che stanno giustamente coi piedi per terra. Non annunciano risultati, li fanno. Anche in questo, nel modo di ragionare e di interpretare le partite, stanno dimostrando di essere giocatori maturi ed esperti. Non snobbano mai nessuno".

 

Pinzi e Domizzi sono recuperabili?

"Credo di sì, sono reduci da due problemi diversi, ma mi auguro di averli a disposizione. Deciderò sulla loro convocazione al termine della rifinitura".

 

Si aspettava una crescita così dirompente di Antonio Conte nel ruolo di allenatore?

"Non lo conoscevo, ma non mi stupisce che sia alla guida della Juve perché era un predestinato. La sua carriera è stata veloce e da tre anni sta dimostrando di essere un grande allenatore. E' difficile vincere la prima volta, ma è ancora più difficile vincere la seconda e la terza. Gli faccio i complimenti più sinceri".

 

Con lo stadio tutto esaurito il fattore ambientale può rappresentare un'arma in più per l'Udinese?

"Credo che i giocatori della Juventus siano abituati a questa situazione. Alla fine tutto si risolve sul campo. Comunque qui hanno tanti tifosi, non si sentiranno soli".

 

Si aspettava la conferma ad alti livelli di Asamoah e le difficoltà iniziali di Isla?

"Mi aspettavo Asamoah titolare e protagonista, ma non in quel ruolo. Comunque non sono rimasto stupito perché il ghanese è un ragazzo molto serio, rigoroso e umile; ero convinto che avrebbe sfondato. Isla, invece, è reduce da un brutto infortunio che ha complicato l'inserimento negli schemi di Conte soprattutto nel primo anno. Adesso è più utilizzato e vedo le gambe del cileno girare a pieni giri".

 

Si aspettava la convocazione di Scuffet in nazionale maggiore?

"Sono contento per lui, per la società e per la tifoseria. E' una grande soddisfazione per l'Udinese e per il Friuli".

 

Potrebbe un risultato positivo lunedì sera cambiare volto alla stagione?

"Fare bene con la Juve rappresenta un grande stimolo. Proprio perché è così difficile, é uno dei miei sogni. Sarebbe una bellissima soddisfazione ottenere un risultato positivo con la Juve".

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 13 aprile 2014 alle 14:00 / Fonte: udinese.it
Autore: Salvatore Ergoli
vedi letture
Print