Udinese, c'è un problema portieri: Okoye e Sava non danno garanzie

In casa Udinese è arrivato il momento di leccarsi le ferite dopo la netta e umiliante sconfitta per 5-1 contro la Fiorentina. Una partita che ha messo ancora di più a nudo un grande problema che hanno i bianconeri e del quale si parla troppo poco, quello legato al portiere.

L'uscita scriteriata e a vuoto di Maduka Okoye costatagli l'espulsione dopo soli 8' del match del "Franchi" è solamente l'ultimo episodio di un'avventura in bianconero con più ombre che luci. Basta tornare indietro di qualche giornata per commentare un altro errore del portiere nigeriano, autore del fallo da rigore su Colombo in occasione del match poi perso contro il Genoa. Tanti errori (quanti gol presi ad esempio su calcio di punizione) per quello che è un portiere sul quale la società ha puntato tanto senza mai avere le giuste risposte.

E alle prestazioni negative in campo si aggiungono anche diversi episodi extra campo (vedi la vicenda scommesse) che non hanno fatto piacere nè alla società nè alla tifoseria. Non basta avere potenzialità fische da top per poter essere un portiere di Serie A, servono anche altre doti che Okoye non ha mai mostrato appieno.

Ma il problema portieri non è imputabile solo al nigeriano. Dietro di lui c'è un Razvan Sava che non convince per niente: un sensazione di insicurezza totale e scarsa reattività tra i pali. Ieri praticamente cinque gol su cinque tiri e neanche un parata. Un campanello d'allarme decisamente importante.

In tutto ciò, senza dimenticare l'eterno Padelli, in panchina c'è un giovane portiere come il classe 2007 Alessandro Nunziante che a 17 anni faceva il titolare in Serie C al Benevento nella scorsa stagione e che è un titolare fisso delle Nazionali giovanili italiane. Che sia arrivato il momento di lanciarlo nella mischia?

La partita contro la Lazio, vista la squalifica in arrivo per Okoye e la scarsa sicurezza mostrata da Sava, potrebbe essere la partita giusta. Ci vuole solamente un po' di coraggio.