L'Udinese esce sconfitta dal match dell'Olimpico contro la Roma. I capitolini si sono imposti per 2-0 grazie alle reti di Cristante e Celik.

Un match sostanzialmente equilibrato per i primi quaranta minuti di gioco. Vero che l'Udinese non aveva creato grandi occasioni, ma la sensazione era quella di una squadra sul pezzo e pronta a reggere all'urto. La Roma, fino all'episodio del calcio di rigore fischiato per tocco di mano di Kamara, si era limitata ad un paio di conclusioni da fuori area, centrando un palo sul tiro deviato di Cristante.

Come spesso succede in questi casi, però, l'episodio fa la differenza e può sbloccare una gara che per la squadra di Gasperini era diventata rognosa. Il rigore concesso dall'arbitro Collu (giusto tra l'altro, Kamara non può intervenire in una maniera così scomposta e scoordinata in area) ha di fatto spianato la strada ai giallorossi, che nella ripresa hanno trovato il raddoppio con il primo gol in Serie A del turco Celik.

Nei secondi 45' minuti di gioco c'è stato però un altro episodio che è girato contro ai bianconeri. A venti dalla fine, Zaniolo ha sciupato una clamorosa chance per accorciare le distanze e mettere pepe al finale. L'attaccante, imbeccato dallo sciagurato passaggio in orizzontale di Ndicka, ha tirato addosso a Svilar, peccando di freddezza dopo una gara per lui difficile in un ambiente ostile. Nessuno dice che se l'ex di turno avesse segnato, l'Udinese sarebbe riuscita a pareggiare i conti, ma sicuramente i minuti finali avrebbero avuto un senso differente, mettendo pressione sulla Roma.

Se i bianconeri vogliono fare un salto di qualità e ambire alla parte sinistra della classifica, al di là di quelli che possono essere gli errori tecnico-tattici da correggere, devono imparare a gestire meglio gli episodi, che in certe partite fanno davvero la differenza. 

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 10 novembre 2025 alle 09:29
Autore: Jessy Specogna
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