C'è un giocatore che più di tutti è cresciuto in queste ultime giornate di campionato. Stiamo parlando di Nahuel Molina. Arrivato a parametro zero la scorsa estate dal Boca Juniors, una scuola capace da sempre di sfornare grandi talenti, il giovane esterno destro, dopo una prima parte di stagione passata a fari spenti tra problemi fisici e di adattamento al nostro calcio, si è preso finalmente la scena. 

Dopo la buona prova contro la Fiorentina, anche ieri sera a San Siro è arrivata un'altra grande prestazione. L'argentino, al cospetto di un avversario ostico come il rossonero Theo Hernandez, non è mai andato in difficoltà, anzi ha saputo spingere con costanza, dando un importante contributo in fase offensiva. Simbolo della sua partita la sgasata su Rebic, un cambio di passo palla al piede che ha impressionato e non poco anche gli addetti ai lavori. 

Non solo corsa, Molina  è giocatore dal piede educato. Lo si capisce dal modo in cui palleggia con i connazionali De Paul e Pereyra, che più volte sono andati a pescarlo nella metà campo avversaria, e dai cross precisi e pericolosi a cercare la testa di Nestorovski e Llorente.

Della sua capacità di corsa e di dribbling d'ora in avanti Gotti non potrà più farne a meno. Per il gioco dell'Udinese, che si sviluppa sulle fasce, l'argentino da qui in avanti può rivelarsi una risorsa indispensabile. 

23 anni da poco compiuti, Molina rappresenta il futuro. Bravo chi l'ha pescato in estate, bravo Gotti che lo ha fatto crescere senza fretta, correggendone anche quelle lacune difensive che rappresentavano il suo limite principale. 

Non è un caso, allora, se Scaloni ha messo gli occhi su di lui. Il ct albiceleste, assicurano in Argentina, ne sta valutando la convocazione. Per capire se riuscirà a tagliare traguardi importanti serviranno ancora tante partite, ma intanto le qualità ci sono e l’Udinese se le gode, certa di aver trovato un’altra infornata interessante di giovani per provare un rilancio atteso da tanto tempo.

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 04 marzo 2021 alle 21:47
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
vedi letture
Print