Sapevo di essere stato troppo ottimista, troppo eccitato da barlumi di calcio giocato, quando auspicavo un accordo triennale fra l’Udinese calcio e Luca Gotti.
Dopo un piccolo tira-e-molla, infatti, il tecnico adriese ha firmato con i bianchineri un accordo annuale. Nemmeno un biennio di lavoro garantito. Come a dire ‘lavora, ché se farai bene bene ti guadagnerai un altro anno’.
Forse.
A memoria, tranne forse Guidolin, pochi tendenti al nulla hanno avuto un contratto pluriennale da allenatori udinesi; si preferisce valutare la prestazione, soprattutto (credo io) essere pronti, alla malaparata, a cambiare in corsa con la minima perdita, anche pecuniaria.
Firmare un allenatore in prospettiva, infatti, significa sposarne il progetto e/o chiedergli di maritare il proprio; significa acquistare determinati calciatori, adatti alla filosofia di gioco del trainer. Insomma, decisamente a Udine le scelte che si fanno sono differenti.
Nessuno si offenda, nemmeno in società: da 26 anni (mi pare) la ‘proprietà’ si guadagna la massima serie con la propria squadra italiana; in alcune stagioni la combinazione dirigenza/allenatore/giocatori hanno dato fastidio ai potentati storici, arrivando terzi, quarti, quinti. In quasi la metà delle annate si sono qualificati per le competizioni europee, peccato averle talvolta snobbate o sottovalutate.
Da qualche stagione, però, se non si soffre quantomeno non si gode. Rango da b-side, punteggi stitici, prestazioni modeste.
Su tale china si era iniziato anche quest’anno: la squadra di Tudor, allenatore che sin dal precampionato manifestava la sua insoddisfazione (e di certo non ha patito l’esonero, giunto dopo undici reti prese in due sole gare consecutive), aveva offerto un discreto esordio contro il Milan, un bel primo tempo col Parma e poi pochissimo d’altro. L’arrivo di Gotti ha, come abbiamo spesso detto, rispolverato giocatori opachi (Fofana) o dimenticati (Nuytinck); dato fiducia ad un leader che leader non era mai stato (De Paul); ottenuto il meglio da un gruppo di giocatori, fattosi finalmente squadra.
Il rinnovo, dopo i 45 punti ottenuti (tredicesimo posto, e sarebbero potuti essere 48, ma non fatemi ripensare a quel secondo tempo), pareva automatico: invece ritardi, discussioni, nomi che uscivano.
Quello di Maran, con cui non pare esserci mai stata una vera trattativa, forse solo suggestione di qualche esperto vicino alla società; di Semplici, reduce dall’esonero dopo il ciclo ferrarese, col vantaggio di un ‘3-5-2’ nel DNA e un ingaggio abbordabile; la boutade giornalistica di Zenga, fresco di chiusura del proprio fugace rapporto isolano.
Ed alla fine Gotti: e tutti contenti.
La cifra parrebbe essere molto superiore a quella percepita durante la stagione appena conclusa: ma se pensiamo alle cifre che girano, e non necessariamente fra le grandi formazioni (1,5 milioni a stagione e biennale per Di Francesco a Cagliari, poco di meno per Giampaolo a Torino), uno come Luca da Adria andrebbe blindato.
Io, che ho qualche anno più di tantissimi lettori, mi sono persuaso che tutto nasce nel 1992.
L’Udinese sale dalla cadetteria grazie ad Adriano Fedele, subentrato al professor Scoglio, ed alla vittoria all’ultima giornata sul campo del già promosso Ancona (mentre il Cosenza perdeva a Foggia). Adriano sembrerebbe confermato: a poche ore dall’inizio del torneo di serie A, però, qualcosa succede dopo l’eliminazione dalla coppa Italia per mano del Cagliari. Si dice che il povero Giuliani e Mattei abbiano ‘soffiato’ contro Fedele; questi sostiene che la decisione, maturata il giorno dopo la promozione, avesse bisogno di una scusa.
Pozzo sceglie Alberto Bigon: scudetto a Napoli, pessima stagione a Lecce, uomo di esperienza in cerca di rilancio. Firma, Albertino, un biennale da 750 milioni.
La squadra si salva solo allo spareggio di Bologna contro il Brescia: la rosa non era affatto male, paga però alcune amnesie durante l’anno e gare gettate al vento (due rimonte subìte, 2-0 a 2-2, contro Brescia e Fiorentina in rapida sequenza, e nella fase finale del campionato, ne sono prova), sembra tutto a posto.
Invece un collega chiede a Bigon come mai, secondo lui, Pozzo lo voglia sostituire: ‘ho un biennale’, risponde Bigon. ‘e se mi cacciano, sarò il giardiniere più pagato d’Italia’.
Servito: Bigon esonerato a beneficio di Azeglio Vicini, che per sei gare sarà allenatore/direttore tecnico, prima di essere ‘promosso’, salvo transare sbattendo la porta e lasciare il posto, di nuovo, ad Adriano Fedele che non riuscirà a salvare la squadra.
Ecco: quel precedente, quando a Udine il ‘diesse’ era tale Efrem Dotti e Carlo Piazzolla era ancora ‘solo’ responsabile delle relazioni esterne, secondo me ancora pesa. Quindi ormai ‘non mi dire che mi ami: provamelo’.
Sta a Luca Gotti provarlo; sta all’adriese continuare su questo percorso, fatto di valorizzazione di giocatori e filosofia di gioco ben identificabile. Sta molto, però, anche a chi gli dovrà fornire una squadra che possa consentirgli di esprimersi, e consentire alla tifoseria non solo di non soffrire, ma di godere un pochino di più.
E se l’allenatore veneto dovesse fare bene, a quel punto non saranno problemi di contratto: Gotti avrà ancora più mercato di quanto non possa avere oggi (e già c’erano altre squadre pronte a prenderlo). Io sarò, lo dico, estremamente contento: e della fiducia condizionata, tutti assieme, sorrideremo.
Altre notizie - Primo Piano
Altre notizie
- 14:22 Udinese, contro il Sassuolo è record di imbattibilità: i precedenti
- 12:41 Udinese, Pereyra bestia nera del Sassuolo
- 12:31 Udinese, contro il Sassuolo la 50^ presenza in bianconero per Bijol
- 12:21 Magda Pozzo: "Con la nuova amministrazione comunale auspichiamo di procedere con il progetto Stadio 2.0"
- 11:45 Udinese, il bilancio negli scontri diretti salvezza: il confronto con le altre
- 11:13 La Gazzetta dello Sport: Roma, occhi su Jaka Bijol
- 10:34 Rappresentative FVG, Canzian: "Obiettivo minimo raggiunto"
- 09:49 Dalla Turchia, l'Udinese pensa all'ex Roma Ucan a parametro zero
- 09:43 Udinese, Lovric compie 26 anni
- 08:00 Il bilancio del Torneo delle Regioni: U15 positiva, delusione U17, rammarico U19
- 20:00 Cividale, palla all'avversario Bloise: "UEB mina vagante, può fare uno sgambetto a Cantù"
- 19:49 L'ex Udinese De Paul per la prima volta capitano dell'Argentina
- 18:30 Cjarlins Muzane, Princivalli alla vigilia del match con l'Adriese: "Bisogna fare gol, non so come, ma serve"
- 18:20 Udinese, il report dell'allenamento in vista del match contro il Sassuolo
- 17:45 UEB Cividale, anticipata al 12 aprile la gara contro Casale Monferrato
- 17:00 Serie A, dalla 30ᵃ giornata torna il pallone bianco: la curiosa statistica sulla media-gol
- 16:40 Caso Acerbi-Juan Jesus, Pizzul: "L'assoluzione mette in cattiva luca il brasiliano"
- 16:37 Caso Acerbi-Juan Jesus, Zoff: "La sentenza mi trova molto favorevole, c'è stato un chiarimento tra i due giocatori"
- 14:58 APU Udine, Clark ancora in dubbio: sarà valutato giorno per giorno
- 14:54 APU Udine, Gerosa: "Treviglio squadra esperta, dovremo stare sul pezzo"
- 14:53 Rappresentativa U15, Pisano: "Mi ero immaginato una storia diversa"
- 14:23 APU Udine, contro Treviglio per Vertemati sarà un derby
- 14:21 Sassuolo-Udinese a Fabbri, i precedenti con l'arbitro di Ravenna
- 14:19 Udinese, oggi la ripresa degli allenamenti: da valutare Lucca e Davis
- 13:30 Torneo delle Regioni, rigori fatali: Under 15 eliminata ai quarti dalla Campania
- 12:59 Tinet Prata, al via i playoff: domani sera il primo atto a Ravenna
- 12:18 Serie A, designazioni arbitrali: Fabbri dirigerà Sassuolo-Udinese
- 12:06 Il Presidente Pedone: “A Udine siamo un club che non starnazza dopo le vittorie e non piagnucola dopo le sconfitte: vogliamo alzare ancora l’asticella”
- 11:45 Udinese, al Bluenergy Stadium una delle tappe della Junior TIM Cup | Keep Racism Out
- 11:30 Serie A, dove vedere Sassuolo-Udinese n tv e in streaming
- 10:57 Udinese, Collavino su Deulofeu: "A luglio eravamo certi del suo recupero"
- 10:51 Udinese, Collavino: "Gino Pozzo è venuto 15 volte in Friuli quest'anno"
- 10:47 Collavino: "Stiamo lavorando per dare un futuro all'Udinese con questa proprietà"
- 10:04 Novellino: "L'Udinese ha fatto bene a dare fiducia a Cioffi"
- 09:49 Udinese, Balzaretti su Pafundi: "Non è detto che non torni a giocare a Udine"
- 09:41 Udinese, Balzaretti su Davis: "Serie inspiegabile di infortuni, poteva fare la differenza come Lukaku"
- 09:35 Udinese, Balzaretti su Lucca: "Riscatto non sicuro ma molto probabile"
- 09:23 Udinese, Balzaretti: "Dovrò essere più di supporto a Cioffi. Non ci sono vincoli sul modulo"
- 09:17 Inter, Arnautovic e De Vrij verso il forfait contro l'Udinese. Sommer può recuperare
- 08:57 Argentina, solo panchina per Perez nella vittoria 3-1 con Costa Rica
- 23:45 Slovenia, vittoria a sorpresa 2-0 contro il Portogallo: in campo Bijol e Lovric
- 23:40 Irlanda, 0 minuti per Festy Ebosele contro la Svizzera
- 22:28 Apu Udine, U19 Eccellenza sconfitta nel derby contro Trieste
- 20:54 Chions, stangata per mister Barbieri: quattro giornate di squalifica
- 20:10 Udinese, novanta minuti e successo per Kristensen con la Danimarca U21
- 18:09 Udinese, con Lucca non al top c'è un Brenner che scalpita
- 18:00 Udinese, Zemura resta a guardare contro il Kenya: solo panchina per il bianconero
- 16:47 Trapani-Apu Udine, squalificato una giornata Mollura per il calcio ad Alibegovic
- 16:20 Italia U19, contro la Georgia finisce 5-0: gol di Pafundi su rigore
- 16:10 Udinese, Tikvic ci sa fare e va tenuto in considerazione