Ieri al Friuli mi sono divertito e non solo perché l'Udinese ha vinto. Ho visto un'idea gioco, occasioni da gol, ho visto giocatori darsi una mano fino alla fine e fare una corsa in più nei momenti di sofferenza, ho visto, insomma, la vera Udinese. Una bellissima prestazione, probabilmente la migliore della stagione. E no, non è stato, come dicono i media nazionali, solo demerito del Torino. I bianconeri hanno fatto la loro partita, rischiando (rovesciata di Belotti a parte) praticamente nulla in novanta minuti e arrivando vicini al gol in almeno quattro occasioni. 1 a 0 finale meritatissimo, forse anche stretto. Ditelo a Mazzarri, che anche ieri ha fatto la piagnina in conferenza stampa.

Partiamo dalla difesa. Solidità pazzesca, non a caso siamo la retroguardia meno battuta di tutto il campionato. Un dato eclatante, visto che gli anni scorsi si viaggiava ad una media di una sessantina di gol presi a campionato. Ne discussi a fine stagione scorsa con il maestro Giacomini: "Per scalare la classifica -  mi disse - devi prendere meno gol, altrimenti non puoi ambire ad andare oltre il 14esimo posto". Verità assoluta e lo ha capito subito Igor Tudor. Da difensore ha blindato la retroguardia, innalzando un muro a tratti invalicabile. Scivolone di Parma a parte, quando si sbagliò nella marcatura su Gervinho, questa Udinese, anche contro avversarie di prima fascia, non ha mai dato l'impressione di soffrire difensivamente. I tempi in cui anche contro Carpi, Frosinone e Crotone si ballava tremendamente sembrano essere ormai lontani. Un lavoro puntiglioso, maniacale direi, quello del tecnico croato, che ha permesso ad Ekong di diventare un vero e proprio leader difensivo, a Samir di tornare a giocare livelli importanti, a Becao di stupire fin da subito. Perfino Opoku, giocatore che la passata stagione più di qualcuno di noi voleva il più possibile lontano da Udine, con la cura Tudor è diventato difensore a tutto tondo, elemento che da qui in avanti può essere una risorsa importante. Non dimentichiamoci poi di Musso, un portiere così alla fine dell'anno ti fa avere dieci punti in più classifica. L'argentino è un top player, punto.

Migliorata anche la costruzione del manovra. Jajalo è stata un acquisto azzeccatissimo, Tudor non ha caso lo ha voluto. Metronomo che fa girare bene la squadra, vicino a lui anche Mandragora è tutto un altro giocatore. Si può migliorare ancora, anzi si deve migliorare ma i presupposti sono buoni. Se ingrana De Paul possiamo divertirci, ne sono sicuro. L'argentino ieri ha fatto una partita di sostanza e sacrificio, dando una mano ai compagni. Per essere campioni veri bisogna sapersi mettere a disposizione della squadra, il diéz forse lo ha capito. Bene anche i laterali, Sema che punta sempre l'uomo cercando di arrivare sul fondo piace assai, Ter Avest, alla prima dopo una lunga assenza, non ha affatto sfigurato.

Plauso particolare per Okaka, il vero leader di questa Udinese. Fame e grinta, trascinatore vero come nessun altro in questa squadra. Davanti è imprescindibile, riportarlo a Udine è stata una mossa provvidenziale. Serviva riportarlo prima in Friuli, avremmo un'altra classifica. Lasagna? I quotidiani nazionali lo hanno bocciato su tutta la linea, per il sottoscritto ha fatto una partita generosa. Il Friuli lo ha applaudito, non posso che essere d'accordo con i tifosi. Gli manca il gol, quello sì ma si sbloccherà perché le qualità per tornare ad essere un goleador le ha tutte. Gli serve maggiore sicurezza nei propri mezzi, testa alta Kevin, sempre.

Piedi per terra invece per noi, di fronte nelle prossime due giornate avremo Atalanta e Roma, non proprio due squadrette. Non parliamo di punti, diciamo soltanto che vogliamo divertirci. Dopo questa partita sicuramente c'è più consapevolezza nei propri mezzi, da lì si deve partire. Senza paura però, ambiziosi cosa che non riusciamo ad essere più da tanto tempo.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 21 ottobre 2019 alle 20:16
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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