Beppe Iachini è il punto di partenza della nuova Udinese. L’ex tecnico rosanero, presentato in settimana, ha concesso un’intervista a TuttoMercatoWeb.com, nel corso della quale ha affrontato diversi temi. Prima di tutto racconta come si è arrivati a questo accordo: "Abbiamo fatto una chiacchierata, loro avevano individuato un allenatore ma sapevano come ho lavorato non solo a Palermo, ma anche alla Sampdoria. Abbiamo valorizzato tanti calciatori e quindi l'Udinese ha voluto puntare su di me. Mi hanno fatto un'ottima impressione, ho voglia di fare bene. Inizia una nuova avventura. Quando ho avuto il colloquio non ho avuto dubbi. Ci siamo accordati".

C’è poi lo scetticismo dei tifosi, che non lo hanno accolto con troppo entusiasmo: "Quando sono arrivato non ho percepito questa cosa. Ho il mio percorso di allenatore, penso di aver raggiunto dei risultati nella mia giovane carriera, sia a Palermo che alla Sampdoria. La società ha scelto in questo senso valutando questi aspetti. Vado con entusiasmo ad affrontare questa nuova avventura con la consapevolezza di andare in una piazza che ha vissuto due stagione difficili ma che ha voglia di fare bene. Credo nel lavoro del campo, mi metterò a lavorare. Farò quello che ho sempre fatto, cercando di presentare in campo una squadra organizzata che abbia una mentalità ben precisa. Sono partito in avventure con duemila spettatori e abbiamo riempito gli stadi".

Non manca una considerazione sull’assenza pesante di Antonio Di Natale: "Con la società non abbiamo ancora affrontato l'argomento. Di Natale ha fatto la storia dell'Udinese, ha deciso di lasciare il calcio e dispiace. Lavoreremo per inserire nella rosa dei ragazzi che possano far innamorare i tifosi".

Una considerazione sui colleghi che lo hanno sorpreso positivamente: "Sarri e Di Francesco. Sarri perché ha saputo rivedere l'atteggiamento tattico e quindi ottenuto risultati; Di Francesco perché con il Sassuolo è cresciuto anno dopo anno in un ambiente tranquillo".

Iachini parla anche del Palermo, squadra che lasciò a marzo da dimissionario: "Sono contento che si sia salvato. Al Palermo sono legato, mi riferisco a tifosi, società e calciatori. La stagione è stata particolare, alla fine dei discorsi mi ha fatto piacere che la squadra si sia salvata. Con la difesa a tre e con alcuni ragazzi che sono stati importanti anche se non avevano giocato molto ed erano stati motivo di disguidi il Palermo ha centrato la salvezza. Mi fa piacere".

Infine un pensiero al suo pupillo Franco Vazquez: "È adatto ad una grande squadra. Sono felice che abbia fatto questo percorso. Tre anni fa a Palermo non era ancora riuscito ad entrare nei meccanismi del calcio italiano, sono felice che si sia imposto".
 

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 21 maggio 2016 alle 09:30
Autore: Federico Mariani
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