Nuovo passaggio nella disputa tra ANAC, Comune di Udine e Udinese. La vicenda ha radici lontane, essendo cominciata a fine marzo 2013, quando è stato stipulato il contratto di 99 anni per il diritto di superficie per il rifacimento dello Stadio Friuli. L’Autorità Nazionale Anticorruzione ha risposto alla richiesta di un parere sulla qualificazione del contratto formulando alcuni rilievi sulla procedura. 

In seguito al recepimento di una successiva normativa regionale e nazionale, l’Udinese ha avanzato il proposito di realizzare alcuni interventi che necessitavano di variazioni urbanistiche, un passaggio questo condiviso dal Comune di Udine. La nuova delibera è quella contestata. L'Anac aveva infatti rilevato che lo Stadio Friuli non poteva considerarsi alla stregua di una struttura privata di proprietà dell’Udinese Calcio. Doveva essere l’Amministrazione comunale a continuare ad assicurare il suo utilizzo.

Questo ha portato alla segnalazione poi di ulteriori irregolarità, come la ritenuta illegittimità del cambio di denominazione dell’impianto, associato a uno sponsor, e il presunto omesso controllo da parte del Comune dei lavori di manutenzione che dovevano essere eseguiti dalla società. Un punto questo che aveva anche scatenato una dura reazione dell'Udinese, che nel 2021 ha minacciato anche di abbandonare l'impianto, cercando una zona dove edificarne uno nuovo. Oggi è arrivata la sentenza del TAR del Lazio per quanto riguarda i ricorsi presentati da Udinese e Comune proprio contro questa delibera:

"Gli avvocati Luca De Pauli e Andrea Franchin, che hanno assistito Udinese Calcio S.p.A. avanti al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio assieme al collega Luca Mazzeo, esprimono la loro piena soddisfazione per le recenti sentenze, nn. 8476 e 8477 depositate il 30.04.2025, che hanno dichiarato la non impugnabilità di una delibera dell'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) relativa ai lavori di ristrutturazione dello Stadio di Udine.

La decisione del TAR del Lazio ha confermato la tesi sostenuta da Udinese Calcio, secondo cui l’atto emesso da ANAC non possiede alcuna valenza vincolante e non è in grado di incidere negativamente sulle posizioni giuridiche delle parti coinvolte. Il Tribunale ha chiarito che ANAC, nell’esercizio delle sue funzioni di vigilanza, non detiene il potere di emettere provvedimenti precettivi che possano modificare o invalidare contratti stipulati tra soggetti terzi, come nel caso del contratto tra la società e il Comune di Udine per la ristrutturazione del Bluenergy Stadium - Stadio Friuli.

I giudici del TAR hanno inoltre espresso profonde critiche sull'operato complessivo di ANAC, sottolineando come l’Autorità si sia limitata a fornire una rappresentazione di giudizio priva di effetti concreti e vincolanti. La sentenza ha evidenziato che ANAC non dispone di poteri di supremazia gerarchica nei confronti delle amministrazioni aggiudicatrici, e che le sue indicazioni non possono determinare conseguenze negative dirette per le parti del contratto, essendo in ogni caso unicamente di competenza della magistratura – e non dell’Autorità di Vigilanza – il potere di esprimersi in merito alla qualificazione del contratto del 2013 e sui suoi connotati, in termini di partenariato pubblico - privato.

Questo esito rappresenta una significativa conferma della correttezza dell’operato di Udinese Calcio e del Comune di Udine, che hanno sempre agito nel rispetto delle normative vigenti e degli accordi contrattuali stipulati. La decisione del TAR riafferma altresì la legittimità delle azioni intraprese e garantisce la continuità delle attività previste per il Bluenergy Stadium - Stadio Friuli, anche in vista della piena valorizzazione degli spazi interni e dei loro utilizzi per finalità commerciali e ricreative.

Gli avvocati De Pauli e Franchin, nel prendere atto dell’importante pronunciamento, che ha dimostrato grande attenzione per la complessa vicenda in esame, ribadiscono l’impegno di Udinese Calcio a proseguire nel suo percorso di sviluppo e innovazione, sempre nel rispetto delle leggi e delle istituzioni".

Sezione: Notizie / Data: Ven 02 maggio 2025 alle 23:25
Autore: Davide Marchiol
vedi letture
Print