La sconfitta rimediata contro l'Empoli conferma il momento negativo dell'Udinese. Tre cadute consecutive, tre zeri che fanno scivolare sempre più in basso la compagine friulana. Ma oltre alla classifica, sempre più traballante, c'è anche da sottolineare l'involuzione nel gioco dei bianconeri, apparsi vivaci e propositivi contro Palermo e Lazio ma incapaci di chiudere la gara contro l'Empoli. Questo aspetto è senz'altro quello più preoccupante ma è giusto attendere le prossime gare per dare un giudizio definitivo.

Una certezza di questo avvio di campionato dei friulani è che il fattore campo è saltato. Paradossalmente i tre punti raccolti nelle prime quattro uscite sono arrivati dalla trasferta più difficile, l'esordio contro la Juventus campione d'Italia e vicecampione d'Europa; anche all'Olimpico di Roma, contro la Lazio, gli uomini di Colantuono hanno ben figurato, raccogliendo meno di quanto meritassero. Invece, e questo è incredibile, nelle due gare casalinghe non sono arrivati punti contro avversari abbordabili almeno sulla carta. Ciò preoccupa visto che una squadra con l'obiettivo della salvezza e con qualche ambizione da top 10 deve assolutamente far valere il fattore campo a proprio favore, sfruttando gli impegni interni per accumulare punti preziosi in ottica campionato. L'Udinese finora non c'è riuscita. Va detto a sua parziale discolpa che gli arbitraggi delle due gare disputate al Friuli non sono stati accomodanti verso i padroni di casa, anzi: contro il Palermo il direttore di gara Damato ha chiuso gli occhi qualche volta di troppo e ieri Fabbri non ha gestito bene la gara, forse esagerando con i cartellini. Tuttavia l'Udinese non può e non deve aggrapparsi a questi aspetti ma deve fare un salto di qualità: bisogna essere più cinici e lucidi nel saper sfruttare i momenti favorevoli. Il gol di Thereau a Torino aveva illuso tutti che i bianconeri avessero già fatto grandi passi avanti. Le ultime prestazioni hanno smentito queste convinzioni e hanno creato qualche perplessità sulle potenzialità degli uomini di Colantuono. Bisogna ritrovare certezze importanti e la compattezza almeno nelle partite casalinghe. Il Friuli deve tornare ad essere un fortino difficilmente espugnabile, una roccaforte sicura, capace di infonere sicurezza quando si scende nel rettangolo di gioco e quando si guarda la classifica.

Il match contro il Milan arriva in un momento già cruciale: servono i primi punti della stagione nel nuovo stadio per rilanciarsi e per sfatare un tabù che lentamente sta diventando davvero fastidioso. Un nuovo stop aggraverebbe la situazione e aprirebbe una prima crisi friulana. L'appello di mister Colantuono a ritrovare il giusto spirito, la giusta intensità, la voglia di superarsi non deve cadere nel vuoto.

Sezione: Focus / Data: Dom 20 settembre 2015 alle 13:00
Autore: Federico Mariani
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