Maurizio Bedin, doppio ex di Udinese e Monza e attuale tecnico del Campodarsego, ha parlato ai microfoni del Messaggero Veneto per dire la sua sulla sfida odierna. Si parte da un ricordo del suo arrivo in Friuli: "Arrivai assieme a mio fratello gemello Lorenzo. Spesi la prima stagione con la Primavera, nella successiva passai in prima squadra. Ricordo il gruppo di mister Zaccheroni, l’incredibile entusiasmo della città attorno ai bianconeri. Erano i tempi della doppia sfida all’Ajax in Coppa Uefa. Io provenivo dal Padova, con cui avevo militato nel vivaio ed esordito in B. Nel 1999 mi trasferii in prestito al Monza tra i cadetti: per me fu il primo, vero, anno nel calcio senior. Giocai con continuità e centrammo la salvezza. Fu una bellissima esperienza".

Il ritorno a Udine:
"Disputai l’Intertoto con mister De Canio, prima di passare al Lecce e alla Sampdoria. In Friuli feci rientro nella stagione in cui si avvicendarono in panchina Hodgson e Ventura, nonché in quella seguente, quando arrivò Spalletti. Già allora si vedeva che era un tecnico con qualcosa in più degli altri".

Il futuro di Runjaic sulla panchina dell'Udinese:
"A mio avviso la sua conferma, assieme a quella dello staff, dovrebbe costituire il primo mattone nella costruzione dei bianconeri della prossima stagione. Si dovrebbe ripartire dal mister, a prescindere dai calciatori. Così si può dare continuità al lavoro svolto sinora. Runjaic ha conosciuto l’ambiente e il campionato, in cui era al debutto. È stato normale avere dei momenti buoni ed altri meno, si tratta di un tecnico alla prima esperienza in Italia. Per me l’Udinese è stata una sorpresa di questa Serie A".

La sfida con il Monza:
"Un match che i bianconeri devono per forza vincere, le motivazioni devono essere superiori a quelle dell’avversario. Arrivare a quota 50 punti? Può essere un obiettivo, verrebbe dato un segnale importante, di svolta rispetto alle altre stagioni (il record dal 2013 in poi è di 47 punti, ndr). I numeri dicono tanto e ciò che ottieni resta scritto".

Atta una delle scoperte del mercato estivo:
"Per me è un calciatore da cui ripartire. È forte. Ha avuto un grande impatto e ho notato in lui dei margini di miglioramento. È un elemento attorno al quale si può costruire».

Davis da confermare anche l'anno prossimo nonostante gli infortuni?
"Sì, lo terrei sempre, è veramente un ottimo giocatore. In un parco di tre-quattro attaccanti va mantenuto, la sua qualità si vede e lui è decisi-
vo".

Sezione: Notizie / Data: Dom 11 maggio 2025 alle 10:30
Autore: Davide Marchiol
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